Un assalto da film. Armi in pugno, auto prestanti, un camion pieno di salumi bloccato sulla strada. L’autista sequestrato e scaricato in aperta campagna. È successo sulla SP 231 in territorio di Corato. Dietro, un’organizzazione criminale ben equipaggiata e senza scrupoli.
All’alba, il blitz: sei arresti. Il GIP del Tribunale di Trani ha accolto la richiesta della Procura, e i Carabinieri del Comando Provinciale hanno eseguito le ordinanze. In manette il 40enne barese Giuseppe Frappampina, gli andriesi Riccardo Guglielmi, 57 anni, Giuseppe D’Avanzo, 53 anni ed il 62enne Francesco Fortunato; Nicola Rella, 71 anni, di origine andriese ma residente a Bisceglie; e Michele Carrara, 48 anni di Bitonto, marito della consigliera comunale di maggioranza a Molfetta, Carmela Germano.

Il colpo è avvenuto il 24 marzo. Due auto – una rubata durante un noleggio in Campania per un matrimonio – si avvicinano ad un tir sulla SP 231. Il camionista trasporta oltre 200mila euro di salumi destinati alla grande distribuzione. Bloccato e minacciato con le armi all’altezza di uno svincolo, viene costretto a salire sull’autovettura dei malviventi. Inizia il sequestro. Il camion, intanto, viene svuotato in un autoparco sulla Sp 231 in territorio di Andria. Ad aiutarli due custodi compiacenti. Poi, l’autista viene rilasciato con il suo mezzo in aperta campagna, a Modugno. Solo e sotto shock.

Le indagini, coordinate dalla Procura di Trani, sono durate poco più di un mese: intercettazioni telefoniche e ambientali, localizzazioni GPS, telecamere e pedinamenti. Fino alla scoperta della base logistica: un box condominiale a Trani nella disponibilità di uno degli arrestati. All’interno: auto rubate di grossa cilindrata – tra cui un’Alfa Romeo Stelvio e un’Audi A4 – equipaggiate con armi caricate a salve, radio ricetrasmittenti, strumentazioni per interrompere le comunicazioni, arnesi da scasso e chiodi a tre punte per sfuggire alle pattuglie.

Un gruppo ben organizzato, con mezzi da 500 cavalli. Professionisti del crimine che si muovono veloci e troppo spesso indisturbati. Nessuna segnalazione è arrivata dai cittadini. Dai carabinieri l’appello ad una maggiore collaborazione: “La lotta alla criminalità – dicono – si fa anche con le denunce rompendo il muro del silenzio”.