Tutto gira attorno ad un passaggio fondamentale, lo stesso dei giorni scorsi per la Fidelis: quando Giuseppe Di Benedetto e Michele Montuori, rispettivamente presidente dimissionario ed amministratore unico dimissionario dell’Andria, si presenteranno dal notaio per le firme del passaggio di proprietà a Pietro Lamorte, attualmente socio della Uniti per la Fidelis? Quel passaggio fondamentale, nonostante i recenti solleciti, non c’è ancora stato. E c’è il rischio che non ci sia anche sino al termine di questa settimana. La cordata di imprenditori autoctoni guidata dall’imprenditore Luca Vallarella, che successivamente erediterà il testimone dallo stesso Lamorte, dunque, è al momento in stand-by. E, da indiscrezioni circolate negli ambienti calcistici andriesi, starebbe anche valutando un “piano B”: ripartire con una società tutta nuova e con una nuova matricola federale. Tutto da confermare, naturalmente. Di certo, a proposito di indiscrezioni, c’è un lavoro sotto traccia, sempre da parte della cordata andriese, che conduce anche a faccende tecniche: Massimo Pizzulli, da cinque anni sulla panchina del Martina, avversario domenica 11 maggio proprio della Fidelis nella semifinale playoff, sarebbe stato individuato come profilo ideale di allenatore per la ripartenza calcio biancazzurro. Rumors o contatti già avviati? Lo dirà il tempo. Lo stesso tempo che, per le questioni societarie, non è in questo momento un grosso alleato di Vallarella e dei suoi compagni di avventura. Tornando al punto di partenza: tutto gira attorno al fondamentale passaggio citato in apertura.