Tanti aspetti da migliorare, compresi quelli che riguardano il rettangolo di gioco. E, soprattutto, un organico che va completato con innesti di spessore. La Fidelis, al termine del ritiro di San Giovanni Rotondo, è ancora un cantiere aperto. Il direttore sportivo Sandro Federico sta lavorando sul fronte “entrate” (al momento non ci sono ancora portieri sotto contratto) senza trascurare minimamente il capitolo “uscite”. Sta per sbloccarsi la situazione legata a Di Piazza, in procinto di scendere di categoria e firmare l’ambizioso progetto del Brindisi. Non rientrano nei piani degli andriesi anche il difensore Nunzella e l’attaccante Tulli: quest’ultimo, legato alla Fidelis sino al 2024, piace al Molfetta, ma non ci sarebbe la volontà del calciatore di accettare la serie D. Mirko Cudini, dopo la sconfitta in amichevole contro il Brindisi, attende rinforzi.

Servono rinforzi, serve alzare il livello della squadra. Si va, intanto, verso l’ufficializzazione di Gabriele Pinelli, che ha convinto lo staff tecnico nel ritiro di San Giovanni Rotondo. Continuano le valutazioni su Simone Paolini. Pare non aver convinto, invece, Matteo Bucosse: da escludere un suo tesseramento, si andrà su altri profili per quanto riguarda i portieri. Urge sicuramente l’innesto di un centrocampista. Va potenziata pure la difesa, in attesa di capire quale sarà il futuro di capitan Alcibiade. Fondamentale, poi, blindare in mezzo al campo Urso, uno dei migliori contro il Brindisi. L’inizio posticipato del campionato di serie C al 4 settembre, in buona sostanza, fa tanto comodo ad un cantiere aperto come quello della Fidelis.