Nei giorni scorsi è stata pubblicata la notizia del sopralluogo da parte del Presidente della Provincia Bernardo Lodispoto presso l’immobile che la stessa ha preso in affitto in Via Andria a Trani (ex sede Lum) per dislocare gli uffici provinciali oltre alle aule scolastiche. È quindi d’obbligo intervenire perché oltre a quegli uffici già destinati allo spostamento, nello stesso immobile sarà il Presidente stesso con gli altri funzionari tra cui il segretario generale a trovare la propria collocazione.

A questo punto è opportuno sottolineare, come la stessa nota stampa riporta, che anche la nuova sede di Trani in via Andria, sarà oggetto di lavori di adeguamento e guarda caso, è lo stesso Presidente Lodispoto a dichiarare che «[…] ci attiveremo per vedere se possiamo abbreviare questi termini, così da effettuare il trasferimento prima delle ferie natalizie». Alla luce di ciò, si chiede come mai non si procede con la stessa celerità sui lavori della sede legale di Andria? Chi o cosa lo impedirebbe? Perché tanta solerte rapidità per adeguare l’immobile di Trani, sacrificando di fatto la sede istituzionale di Andria?

Tale spostamento, se fatto nell’ottica di un ritorno alla sede originaria di Andria i cui tempi sarebbero inspiegabilmente allungati fino all’estate prossima, quando di fatto avrebbero già avuto termine stante i tempi contrattuali, non è da ritenersi uno spreco a danno dei cittadini della Provincia visto che tutti gli oneri (trasloco, utenze, arredi, ecc.) saranno a carico degli stessi?

È ovvio, quindi, che si sta procedendo da mesi ad un inspiegabile ritardo dei lavori di adeguamento della sede di Andria trovando una giustificazione al trasferimento e al ridimensionamento del ruolo della nostra città su scala provinciale. Pertanto, invio un appello al Sindaco di Andria Giovanna Bruno, affinché intervenga per bloccare questa scelta politica, visto che il Presidente Lodispoto è della sua stessa area politica di centrosinistra, nell’attesa che si proceda all’elezione del nuovo Consiglio Provinciale e della conseguente della rappresentanza andriese all’interno dell’assise provinciale.