Eccola l’auto completamente cannibalizzata ritrovata oggi nelle campagne di Bitonto. Ecco l’auto che riporta tristemente in auge tutto l’aspetto inumano di alcuni “umani”. Ecco l’auto della famiglia della piccola Nicole, un Doblò speciale attrezzato con pedana ed utilizzato per permettere una vita con meno disagi possibili alla piccola di 9 anni di Corato affetta da tetraparesi spastica. Lo scorso 30 settembre il furto della vettura a Corato. Immediati gli appelli scattati sui social e tramite i media. Daniela, la mamma di Nicole, ci aveva raccontato di quanto fosse stato terribile il risveglio il giorno successivo al furto. La piccola ha dovuto interrompere o comunque diminuire molte delle attività. Nell’auto c’era anche lo zaino con i lavoretti che aveva realizzato con tanto orgoglio assieme alle sue maestre. Ma oggi non si può che parlare di quanto terribile possa essere nelle sue azioni il genere umano.

Dalla famiglia però vogliono ribadire un principio: quella vettura tanto faticosamente acquistata per migliorare la vita di Nicole è stata rubata soprattutto perché c’è una crescente richiesta di pezzi d’auto a poco prezzo. «Così facendo tutti contribuiscono a questo tipo di “delinquenza” – dicono – e così che alla fine tutti noi siamo vittime e poi anche ladri. Non basta esprimere solo giudizi negativi su chi ha fatto un gesto deplorevole – concludono dalla famiglia di Nicole – ma noi con i nostri atteggiamenti positivi possiamo cambiare qualcosa». Però in tutta questa triste vicenda c’è anche un risvolto positivo. Da contraltare fa il bellissimo gesto di una cordata di imprenditori coratini che hanno inteso riacquistare in tempi rapidi il mezzo per Nicole e per farla ritornare al più presto alle sue attività giornaliere. A breve la piccola dovrebbe anche esser sottoposta ad un intervento chirurgico a cui seguirà una lunga riabilitazione a San Giovanni Rotondo.