Il Tar della Puglia ha confermato la sospensiva dell’effetto della bocciatura di uno studente andriese dopo il ricorso arrivato da parte dei genitori del giovane. La prima decisione con riserva era già arrivata il 15 settembre scorso a pochissimi giorni dall’inizio dell’anno scolastico. Poi mercoledì scorso la camera di consiglio che ha difatto confermato lo stop alla bocciatura dello studente, difeso dagli avvocati Michele Ursini e Stefania Campanile, rimandando gli atti alla trattazione di merito del ricorso prevista per il 13 gennaio 2022.

I giudici della sezione terza del Tar hanno però fotografato, anche in questo caso, una la complessa situazione scolastica della scorsa annata vissuta tra didattica a distanza e Covid. Lo studente andriese dunque potrà frequentare regolarmente il quarto anno delle superiori. In particolare i giudici mettono in evidenza come lo studente si sia assentato una sola volta nel corso dell’anno scolastico “terminando il secondo quadrimestre con una media voti non scadente”. In più la bocciatura non sarebbe stata preannunciata ai genitori e soprattutto non risulta, si legge nel dispositivo dell’ordinanza, “esser stato posto in essere un percorso preventivo di recupero scolastico”.  Elementi che sono emersi in diverse sentenze del Tar su questo argomento. Il tribunale amministrativo pugliese ha più volte sottolineato le problematiche relative alla didattica digitale. Difficile organizzazione delle lezioni, mancanza di contatto tra docenti e studenti, mancanza di iniziative per il recupero delle carenze di preparazione, mancanza dell’habitat scolastico. Tutte elementi che, secondo i giudici, hanno avuto un peso fondamentale in diversi casi sulla bocciatura degli studenti.