Quattro finanziamenti per un totale di 4 milioni di euro sono stati persi dal comune di Andria. Lo ha rivelato il consigliere comunale di Movimento Pugliese Luigi Del Giudice nella parte finale della trasmissione Spazio Città andata in onda ieri sera su Telesveva e dedicata alla situazione finanziaria del comune di Andria. Che notoriamente non naviga in buone acque: anzi è chiamata entro il 12 marzo a presentare una rimodulazione del piano di rientro dalla debitoria stimata in oltre 70 milioni di euro.

Il pericolo di cadere nel dissesto economico è tutt’altro che sventato ma quand’anche, l’amministrazione comunale guidata dall’avvocato Giovanna Bruno, dovesse ottenere l’approvazione di un piano che, per esempio, allunghi il periodo per il rientro dalla debitoria e quindi con una minore incidenza annua sui conti, è chiaro che i prossimi anni dovranno essere caratterizzati da grande parsimonia. Per questo aver perso 4 milioni di euro di lavori pubblici completamente finanziati dallo Stato è una negligenza grave per un comune che viene definito da più parti con i conti disastrati.

Da quanto risulta dai carteggi pubblicati sul sito del ministero dell’interno, il comune di Andria avrebbe presentato domanda per il finanziamento di 4 opere nel 2019, sotto la gestione commissariale di Gaetano Tufariello. Due milioni di euro erano per la realizzazione del canale di smaltimento delle acque meteoriche nel quartiere San Valentino. Quasi un milione per la manutenzione straordinaria degli impalcati della tangenziale, 600mila euro per la manutenzione delle strade del centro urbano e 400mila euro per la manutenzione di quelle periferiche. Insomma, lavori importanti riportati anche nel piano triennale delle opere pubbliche approvato dalla attuale amministrazione e che saltano per la mancata presentazione nei termini del rendiconto finanziario definitivo il 15 settembre 2020.