Giovanni Vurchio, Presidente del consiglio comunale di Andria, si è dimesso ieri sera da Segretario cittadino del Partito Democratico, portando a compimento quanto dichiarato dopo la sua elezione a Presidente del consiglio comunale, avvenuta il 26 novembre scorso, nel corso della prima riunione della massima assise comunale.

«Nei giorni scorsi, in occasione dell’insediamento del primo consiglio comunale, avevo dichiarato che in caso di elezione a presedente, avrei rimesso la segreteria cittadina nelle mani sicure del segretario regionale l’On. Marco Lacarra e della segreteria Provinciale. Ho accettato questo nuovo incarico istituzionale consapevole delle criticità e delle difficoltà che ci aspettano nella gestione di una importante comunità, ma anche certo delle straordinarie potenzialità che la stessa ha. Certo, mi rammarica lasciare il ruolo di Segretario cittadino, ma la funzione precipua della Politica deve essere quella del servizio al territorio e non di mera lotta di potere. Tre anni fa, quando nessuno scommetteva sulla rinascita del PD locale, ho assunto tale impegno con il solito entusiasmo e determinazione che da sempre ha caratterizzato la mia vita personale, professionale ed anche di natura sociale e politica. Insieme alla segreteria cittadina, ed al presidente Domenico Salvemini, che non smetterò mai di ringraziare, abbiamo attraversato difficoltà importanti, ma, da subito, il partito è stato un punto di riferimento per i tanti simpatizzanti e per coloro che si erano allontanati da un modo litigioso di fare politica. In questi anni, abbiamo coltivato una nuova generazione di attivisti e mai ci siamo sottratti al dialogo. Abbiamo aperto una nuova sede- anche con il lavoro gratuito di molti tesserati – e dato piena vitalità a tutti gli organismi interni (segreteria, coordinamento, gruppi di lavoro, assemblea degli iscritti); Di tutto quanto fatto – verbali assemblee, bilancio – abbiamo tracce documentali e tutto è stato gestito con la massima trasparenza e condivisione con gli organismi provinciali e regionali.

Grazie a tre anni di duro lavoro, nell’ultima competizione elettorale, il partito democratico è risultato il più suffragato delle forze di maggioranza ed ha contribuito ad eleggere l’avvocato Giovanna Bruno come sindaco e ben sette consiglieri comunali, dopo dieci lunghi anni di egemonia politica di centro destra. Insomma, un gran bel risultato che demandiamo alla storia politica cittadina. Avremmo potuto fare di più? Certamente, ma rimane l’orgoglio e la soddisfazione di aver condotto con rigore morale e intransigenza il Pd andriese prima e durante l’esaltante campagna elettorale. Ora, il Partito Democratico ha bisogno di persone che lavorino in modo disinteressato, sempre. Chi non è disponibile non ha titolo di parlare a nome del Partito Democratico, perché non sa cosa vuol dire sposare un progetto politico. Chi scambia il Partito Democratico per strumento di mera convenienza per una affermazione personalistica, non sa di cosa sta parlando. Il Partito Democratico è altro, persegue altro genere di principi, quali la coerenza, la correttezza, l’affermazione delle proprie idealità senza valutare se conviene o meno. La Politica è dimenticarsi di se stessi per servire gli altri, è sacrificio: se si perde questa dimensione si diventa dei politicanti, ed in giro ce ne sono tanti, pronti a salire sul carro dei vincitori.

Il Partito Democratico è e deve rimanere sempre il punto di riferimento delle persone, delle persone vere, di chi necessita di battaglie sociali per il vivere quotidiano, perché la politica è servizio e non convenienza, solidarietà, malgrado opinioni diverse. Anche se con un diverso incarico, il Pd è e continuerà ad essere la mia casa. Anche dal punto di vista territoriale (Bat) – approfitto per ringraziare tutti i segretari dei circoli – rimetto un partito attivo da qualsiasi punto di vista, grazie ad un duro lavoro nel e per il partito;
Con la coerenza che mi ha sempre contraddistinto, rimetto la gestione della segreteria nelle mani del segretario regionale, con la preghiera di continuare nel percorso di rinnovamento intrapreso tre anni fa ed in linea con tutto il lavoro fatto, per evitare di disperdere i notevoli consensi ottenuti».

A seguire la dichiarazione di Pasquale Di Fazio, Segretario provinciale del Partito Democratico:

«Il lavoro profuso da Giovanni Vurchio in qualità di segretario è stato encomiabile. A lui si deve la rinascita del Partito Democratico e a lui si deve l’entusiasmo che ha portato il circolo di Andria ad ottenere i risultati che attualmente lo rendono forte e coeso. La storia del Pd di Andria non può che proseguire nel solco tracciato da Giovanni e la federazione provinciale del PD lavorerà affinché ciò accada nell’ambito delle regole statutarie della nostra comunità. Lavoreremo affinché il nascente percorso congressuale si basi sul confronto tra idee e mozioni, piuttosto che su una conflittualità di cui il PD e in particolare Andria non può permettersi in questa fase storica difficile. Una cosa mi preme specificare: il Partito Democratico ha una precisa identità, precise regole statutarie necessarie non per rendere complesso l’impegno politico, ma per garantire il confronto democratico tra idee e persone che testimoniano queste idee. Questa identità e queste regole non possono essere stravolte. Siamo e restiamo un Partito, siamo e restiamo democratici».