Con 736 preferenze, è il candidato più suffragato del centrodestra e anche il più giovane consigliere comunale della coalizione. Due primati niente male per Nicola Civita, alla prima campagna elettorale della sua vita, ma già con idee chiare sul presente e sul futuro della città e del centrodestra, del suo impegno politico e del modo di porsi verso la nuova Amministrazione di centrosinistra.

«Desidero innanzitutto ringraziare di vero cuore i concittadini che hanno creduto in me – dichiara il neo consigliere comunale, eletto nella lista civica “Scamarcio Sindaco” – e porgere al neo Sindaco di Andria, l’avv. Giovanna Bruno, i più calorosi auguri di buon lavoro. Avverto tutta la responsabilità che è piovuta sulle mie giovani spalle, in forza del consenso ottenuto, e ho già cominciato a guardarmi intorno per capire il contesto dentro al quale dovrò agire nei prossimi cinque anni. Mi avvicino al gravoso e prestigioso ruolo di consigliere comunale con l’umiltà e la voglia di imparare che mi appartengono, ma anche con il desiderio di non restare in un angolo a guardare. Voglio offrire il mio contributo al centrodestra e, sia pure partendo dall’opposizione, intendo rendermi utile alla nuova Amministrazione, perché Andria è di tutti noi, è la nostra casa, la nostra vita».

Civita aggiunge: «Intendo interpretare le prerogative di consigliere comunale all’insegna della piena lealtà nei confronti dell’avv. Antonio Scamarcio, candidato Sindaco che ho sostenuto con convinzione ed entusiasmo e che adesso auspico rimanga alla guida della nostra compagine con l’autorevolezza e il buon senso che gli appartengono. Per quanto mi riguarda, darò conto del mio operato, oltre che al centrodestra, non solo agli andriesi che mi hanno preferito, ma a tutti i miei concittadini, per i quali rimango a completa disposizione».

In conclusione, Nicola Civita auspica che la sua elezione «possa costituire l’inizio di un vero rinnovamento della classe politica cittadina» e che «possa rappresentare un esempio per tanti giovani desiderosi di impegnarsi per il bene della comunità, ma oggi in qualche misura bloccati dalla sfiducia verso la politica e i suoi attuali esponenti a tutti i livelli».