Giuseppe Fanfani, avvocato, politico, garante dei detenuti per la Toscana, ma anche pittore e dantista. C’è tutta la sua esperienza di vita, e la sua sensibilità artistica, in questa sua presenza nella rassegna “Paesaggi umani e spirituali – 2020” nel giardino della chiesa di San Luigi a Castel del Monte, a sostegno del Progetto Diocesano “SENZA SBARRE”. L’appuntamento è fissato per giovedì 20 agosto alle ore 21.

Ci porterà per mano, come Virgilio, in viaggio nella poesia del XXXIII canto del Paradiso della Divina Commedia, che si apre con la preghiera di San Bernardo alla Vergine, per concludersi con un inno all’amore che può tutto. La sua passione per la bellezza ed il mistero di un’opera letteraria che non smette mai di stupirci lo ha visto come lettore e commentatore del sommo poeta nei teatri d’Italia, ma anche negli istituti penitenziari, oltre le sbarre.

Qui, invece, si propone come sostenitore del progetto “Senza sbarre”, attraverso il dono del suo sapere, perché, come ha detto in una sua recente intervista in occasione di una sua performance nel carcere di Sulmona, “la cultura è un dovere – come affermava lo stesso Dante – ovvero la manifestazione pubblica del sentimento etico di una comunità impegnata per il suo futuro”, mutuando, questa volta, Sant’Agostino.

Oltre al suo talento letterario di dantista, metterà a disposizione anche la sua recente produzione editoriale e pittorica, con il volume “Dante 699 – L’inferno illustrato”, edito da Maretti Editore, ed alcune litografie tratte dalle illustrazioni della stessa pubblicazione, che potranno essere acquistate a beneficio del progetto ospitato dalla Masseria di San Vittore

L’iniziativa intende anche avviare un momento di approfondimento spirituale sul ruolo di intercessione della Vergine, in preparazione della festività di Santa Maria al Monte.