«La prima volta che ho usato la metafora dello tsunami, sottolineavo il fatto che l’impatto dello tsunami era dovuto alla concentrazione della massa d’acqua in un’unica grande onda che si abbatte con violenza incontrollabile. Una mareggiata, invece, scarica la sua potenza con numerose onde consecutive. Sempre di acqua parliamo, ma gli effetti son ben diversi. Cosa sta succedendo nella attuale fase pandemica? La figura mostra l’andamento dei casi segnalati in Puglia. Lo tsunami è evidente nella parte sinistra del grafico. Grazie al cielo nella nostra Regione la violenza è stata moderata ed abbiamo avuto il tempo per prepararci a contenerla». Interviene così, in una nota, Pierluigi Lopalco, l’epidemiologo a capo della task force della Regione Puglia per il contrasto al fenomeno del contagio da Covid-19.

«Ma cosa dobbiamo aspettarci nelle prossime settimane? L’aumento dei casi recenti, nella parte destra del grafico, ha chiaramente un andamento completamente diverso da quello registrato a fine febbraio. Il virus è cambiato? L’estate ci aiuta? Non penso. Penso invece che i casi registrati fra luglio e agosto rappresentino l’innesco di una seconda ondata. Lo stesso innesco che a febbraio, semplicemente, non abbiamo rilevato e che poi ha provocato la grande ondata.

I casi che registriamo oggi sono di età più giovane e di gravità mediamente molto più lieve dei casi di febbraio. Sono dunque quei casi che a quel tempo non erano per nulla intercettati dal sistema di sorveglianza.

In definitiva, le onde di oggi sono quelle di una mareggiata. Se siamo bravi a contenerle, probabilmente non svilupperanno lo tsunami».