L’alga tossica torna a far paura sulle coste pugliesi e i dati rilevati dall’Arpa Puglia nei primi quindici giorni di luglio preoccupano e non poco in vista dell’imminente inizio del mese di agosto quando i bagnati prenderanno d’assalto spiagge e stabilimenti balneari.

La situazione più complicata è quella delle acque baresi dove la presenza della “Ostreopsis Ovata” ha innalzato il livello di allerta. Ieri mattina la Guardia Costiera, tra Cozze e Mola di Bari, ha invitato i bagnanti ad uscire dal mare e dopo qualche ora il Comune di Mola di Bari ha disposto il divieto di balneazione. La presenza di questa alga, dovuta al surriscaldamento delle acque essendo tipica dei mari tropicali, provoca riniti, congiuntiviti, faringiti, laringiti, bronchiti, febbre e dermatiti. Nel barese sono state diverse le segnalazioni di malori con tosse, febbre e mal di gola per lo più anziani e bambini.

Dati meno preoccupanti ma comunque da tenere sotto controllo sono quelli delle acque della Bat. A Bisceglie l’alga tossica è stata rilevata a 500 metri dalla fogna cittadina anche se in scarsa quantità, mentre a pochi chilometri dalla città dei Dolmen, a Molfetta e Giovinazzo, la quantità è molto abbondante così come anche nelle acque di Torre Canne, tra il barese e il brindisino.

L’Arpa Puglia invita i bagnanti a non sostare nelle zone rocciose e in presenza di vento, dove è stata riscontrata l’alga tossica, e a non consumare frutti di mare crudi sempre provenienti dalle stesse aree.

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