«Innanzitutto ci preme sottolineare che, in merito alla politica provinciale ed all’Istituzione Provincia, stante la natura particolare che questi enti rivestono grazie al decreto Del Rio, ed in assenza di investitura popolare, quando amministrava il centro-destra vi era sempre una natura collegiale delle decisioni da assumere. Tanto è vero che tutti i sindaci facevano parte del consiglio provinciale (vedi Lamacchia ex sindaco di San Ferdinando di Puglia,tra i firmatari della nota, che siede in Consiglio Provinciale dal 2016) ed il vicepresidente era il sindaco di Trani Amedeo Bottaro di centrosinistra». Intervengono così, in una nota, i consiglieri provinciali Luigi Antonucci, Cosimo Arbore, Massimiliano Bevilacqua, Pasquale De Toma, Giuseppe Di Paola.

«In riferimento, quindi, agli attacchi gratuiti mossi, forse gli amici consiglieri provinciali del PD (dimenticando che se siedono in quei banchi lo devono ai componenti del gruppo provinciale del cdx, giusto per l’onestà politica ed amministrativa) ed affini, (tra cui alcuni ex di centrodestra, compreso il vice presidente vicario, Pierpaolo Pedone, a cui inoltriamo ancora una volta l’invito a formalizzare l’uscita dal gruppo, INSIEME PER LA BAT, in quanto eletto nella stessa, ricordando allo stesso, che la sua nomina fu accordo esterno, maturato 12 ore prima della elezione del presidente in carica), che pur varcando il Rubicone e di rimanere tenacemente attaccati a qualche poltroncina potrebbero trovare ristoro alle loro risposte chiedendo lumi ai loro principali esponenti. In ogni caso si ribadisce che talune decisioni che riguardano principalmente attività tecniche e gestionali, non possono essere poi addebitate alla politica.

Invitiamo quindi ad interessare della vicenda chi ha tuttora ruoli definiti gestionali che fugherebbero i dubbi in questione. Una cosa è certa: dall’amministrazione Giorgino a quella sostenuta da coloro che si auspicano essere paladini della verità vi è stato un cambio di atteggiamento e di stile che non ha eguali. Voi non governate perché insigniti del consenso popolare, ma solo grazie a giochi di potere ed accordicchi senza un vero nobile fine quando si cercava sempre un dialogo, così come accaduto nell’ultimo consiglio provinciale approvando all’unanimità il bilancio dell’ente provincia! La Provincia merita rispetto, come rispetto lo meritano i cittadini e noi ne abbiamo dato prova.

Chi ha dormito è magari chi ha aspettato 20 anni, prima di chiudere la vicenda dei lavori sull’Andria-Trani, o ha fatto di questo territorio una succursale degli interessi baricentrici. Senza risorse e senza consenso popolare fare queste polemiche rimane un vacuo esercizio retorico della politica fine a se stesso».