L’Amministrazione Comunale rende noto che i criteri di assegnazione degli aiuti da destinare all’emergenza alimentare sono quelli fissati in via sommaria dal Governo nazionale. Già, in via sommaria perché l’individuazione dei soggetti in condizione di necessità non poteva essere determinata in via teorica sulla base di criteri stringenti, piuttosto in via concreta sulla base di una serie di informazioni fornite dal cittadino in un modello di autodichiarazione approvato dal Settore dei Servizi Sociali, che si è diligentemente e prontamente attivato in tutte le sue componenti unitamente alla Dirigente del Servizio medesimo, dott.ssa Matera.

Nel modello, contrariamente a quanto riferito da alcuni organi di stampa, sono elencati i dati sui quali verrà fatta la valutazione del Servizio Sociale professionale, in sostanza si terrà conto della destabilizzazione conseguente alla situazione contingente, per cui tanti che, normalmente non potrebbero accedere agli aiuti secondo le regole inserite nei regolamenti esistenti (vedi le partite IVA), e che, però soffrono al momento di carenza di liquidità per soddisfare le esigenze primarie, potranno accedere alla misura. Tant’è che è stata prevista una griglia di importi, a seconda del numero dei componenti del nucleo familiare, ma la graduazione da parte del servizio sociale professionale, che è preposto professionalmente a fare ciò, sarà fatta anche in considerazione della liquidità posseduta dal nucleo stesso e dalla circostanza che non vi è allo stato un reddito corrente sufficiente.

In sostanza devono e possono presentare la domanda coloro che si trovano in difficoltà nell’approvvigionamento dei beni di prima necessità. Ciò conferma l’impostazione data dal Governo, cioè che si tratta di una misura snella e non ingabbiata in criteri assolutamente preordinati, appunto perché non si tratta di valutare l’indigenza delle persone, per cui esistono interventi strutturati, come il RED o il Reddito di cittadinanza, ma si vuole tamponare la momentanea carenza di liquidità delle persone per soddisfare esigenze primarie.

I citati modelli, oltre ad essere stati pubblicati sul sito istituzionale comunale per permettere la stampa, la compilazione e la trasmissione via mail, vengono peraltro distribuiti ) onde evitare pericolosi assembramenti che si è cercato di scongiurare con un attento presidio degli agenti di polizia locale e delle Forze dell’ordine, in ben 6 sedi fisiche, 3 comunali in Piazza Municipio, Piazza Trieste e Trento (servizio Politiche Sociali), sede Comando Polizia Locale (ex-Pretura) e 3 di associazioni di volontari (Casa Misericordia in viale Istria, Casa Accoglienza Santa Maria Goretti (via Quarti, spalle piazza Duomo-Cattedrale) e Caritas in via De Nicola (nei pressi Camera del Lavoro).

La stessa organizzazione, con presidio di forza pubblica, è stata garantita anche in occasione del pagamento delle pensioni, presso gli uffici postali della Città, dove i flussi in ingresso sono stati organizzati attraverso un pre-filtraggio degli aventi titolo in base all’ordine alfabetico stabilito dalla Direzione delle Poste, un transennamento delle code garantendo l’opportuno distanziamento sociale, l’ingresso scaglionato agli sportelli. Con risultati positivi ottenuti grazie al sostegno delle organizzazioni di volontariato di Protezione Civile: Croce Rossa, Naturalisti Federiciani, Misericordia, Nucleo Protezione Civile Andria).

Pertanto, grazie anche all’imponente lavoro di controllo e presidio del territorio da parte delle Forze dell’Ordine e della Polizia Locale, cui va il plauso ed incoraggiamento dell’Amministrazione Commissariale, la situazione, al momento, nella Città di Andria, sembra essere assolutamente sotto controllo, nè si è registrato un aumento notevole di nuovi casi positivi al Covid-19, fatti salvi alcuni tra coloro già destinatari di provvedimenti di isolamento domiciliare da parte dell’ASL BAT. Continuerà tuttavia ad essere determinante la collaborazione ed il senso di responsabilità dei cittadini chiamati alla dura prova del rispetto delle misure di contenimento, “in primis” la permanenza domiciliare forzata, nell’imminente periodo pasquale.

Ad ogni buon conto, quanto alla consegna dei titoli per l’acquisto dei beni primari, si sta prevedendo la possibilità della consegna al domicilio degli aventi diritto, proprio per evitare le uscite da casa che mettono a rischio la salute di tutti, ed in primis proprio dei dipendenti comunali.