«Spesso parliamo delle condizioni in cui versano i beni pubblici della città, perché riteniamo che attraverso il loro stato di salute sia possibile misurare quello della nostra comunità. Oggi apprendiamo con tanta tristezza il fatto che anche la nostra piscina comunale sia in stato di completo abbandono». Ad affermarlo sono i componenti dell’associazione politica “Andria Bene in Comune”.

«Per tanti anni, il fatto che ad Andria ci fosse una piscina comunale non solo ha dato a tanti andriesi la possibilità di fare sport, ma ha portato diverse persone dei paesi limitrofi a raggiungere la nostra Città. Oggi, invece, la piscina comunale non è solo chiusa ma inagibile: su quattro caldaie presenti nella struttura, tre necessitano di interventi in quanto non funzionanti, mentre la piscina esterna ha delle perdite. A ciò, va aggiunto il rischio di deterioramento delle piscine vuote, e il malfunzionamento del riscaldamento negli spogliatoi. Inutile chiedersi chi pagherà per tutto questo e chi abbia permesso che tutto ciò potesse accadere. Questo è l’ennesimo scempio di beni che appartengono alla collettività e, dunque, a ciascuno di noi. Non è possibile rimanere indifferenti a tutto ciò, così come è evidente che sia necessario l’impegno di tutti i cittadini per ridare alla nostra Città la dignità persa in questi ultimi dieci anni».