I piccoli agonisti impegnati in questi anni con la squadra formatasi all’interno della Piscina Comunale di Andria lo hanno richiesto nuovamente in coro: «Ridateci la nostra piscina». Cancelli chiusi ormai da un paio di mesi, piscine senza acqua all’interno e struttura che rapidamente potrebbe deteriorarsi ulteriormente.

Al centro una lunga vicenda tra Comune ed ormai vecchio gestore, la Planet Andria che per 12 anni ha gestito la struttura dal momento della sua inaugurazione e sino a luglio scorso. C’è già in atto, da parte dell’ente, un decreto ingiuntivo per recuperare somme pari a circa 600mila euro di canoni arretrati. Soldi che, tuttavia, i gestori ritengono di non dover versare a causa delle mancanze dello stesso ente nei confronti della struttura ed in particolare per la mancata manutenzione straordinaria. Al termine delle procedure per il nuovo bando, infatti, l’aggiudicazione è arrivata per i prossimi cinque anni ad una società di Verona, la Sport Management spa per un canone annuale di circa 70mila euro. Dai primi di agosto la piscina sarebbe potuta già essere nella disponibilità del nuovo gestore che, tuttavia, ha lamentato alcune incongruenze della struttura rispetto al bando. Dopo un sopralluogo diverse sono state le note negative poste dal nuovo gestore dal mancato funzionamento di gran parte delle caldaie presenti, alle perdite ed al possibile deterioramento delle piscine semi-olimpioniche presenti nella struttura fino al mancato funzionamento del riscaldamento negli spogliatoi. Niente firma e nuova richiesta formale del Comune alla Planet Andria di ulteriori 35mila euro per gli interventi da effettuare. Una situazione che incardinatasi nelle controversie legali, tuttavia, resta ferma al palo e rischia al momento di non sbloccarsi.

La richiesta dei genitori è semplice: «Tutti attorno ad un tavolo per trovare una soluzione rapida alla riapertura della piscina comunale che è divenuto un vero e proprio punto di aggregazione e di riqualificazione di un intero quartiere».