«Un convegno che ha come destinatari le famiglie, le scuole e soprattutto le istituzioni: “Una guida consapevole: per Iacopo e Marco”. Scopo dell’iniziativa è promuovere la partecipazione delle parti sociali sensibili e degli adolescenti, al fine di stimolare un confronto maturo sulla “SICUREZZA STRADALE”. Ormai è allarme rosso. Purtroppo le cronache dei giornali somigliano sempre di più a un bollettino di guerra e non passa giorno che non si registrino incidenti drammatici; eppure, nonostante il diffondersi degli allarmi e il moltiplicarsi delle campagne per la sicurezza stradale, non si contano le patenti ritirate per la guida in stato di ebbrezza e le multe elevate a causa delle distrazioni al volante (uso del cellulare in primis). Nelle città sfrecciano tragicamente i “pirati” stradali che ammazzano cittadini inermi, nonostante l’introduzione del reato di omicidio stradale. Aumentano i morti sulle autostrade e sulla viabilità ordinaria per mancate precedenze». Scrive così, in una nota, Mariagrazia Vitobello, Presidente del Centro Studi “Barletta in Rosa”.

«Alle ore 11.00 di quel maledetto venerdì 23 settembre 2016 – si legge – avevano poco più di vent’anni Iacopo Di Bari di Barletta e Marco Pietralongo di Andria, vittime di un incidente avvenuto all’incrocio killer tra la strada provinciale 234 Ruvo-Castel Del Monte e la provinciale 19 di San Magno alla periferia di Corato. Fatale l’impatto tra una Lancia Y guidata da una ragazza andriese neopatentata, all’interno della quale viaggiavano i due ragazzi, e una Volkswagen Passat in cui viaggiavano due persone originarie di Palazzo San Gervasio. Causa dell’incidente una mancata precedenza della Lancia Y che avrebbe superato l’incrocio proprio mentre sopraggiungeva la Volkswagen Passat che superava ben più di due volte il limite di velocità consentito. Ironia della sorte, ad avere la peggio, sono stati i due giovani seduti sui sedili posteriori, illesi tutti gli altri. Due ragazzi, sensibili alle tematiche della tutela e della salvaguardia dell’ambiente, quel giorno erano diretti in una delle masserie del Parco Nazionale dell’Alta Murgia in cui si svolgevano gli eventi del Festival della Ruralità. Morti molto probabilmente per l’inesperienza di una ragazza fresca di patente messa troppo presto a “guidare fuori città” un’autovettura, per giunta di vecchia costruzione . Purtroppo, la “Guida inesperta” risulta essere tra le maggiori cause di incidenti stradali quasi sempre mortali. Un allarme lanciato e ripetuto più volte dalle varie associazioni “Familiari e Vittime della strada” che si occupano con grandi sforzi e pochi mezzi a disposizione, di sicurezza stradale. Il segnale inequivocabile di una situazione diventata ormai insostenibile, in termini di perdita di vite umane e di sofferenza per i familiari.

Alla luce di quanto accaduto, il Centro Studi “Barletta in Rosa” che rappresento, ha subito accolto e abbracciato l’appello lanciato da Giuseppe Di Bari e Anna Belgiovine, genitori del povero Iacopo, a promuovere azioni sinergiche per fermare questa “mattanza” tramite degli interventi mirati.
L’obiettivo è quello di far nascere, crescere e consolidare nel tempo una cultura della “sicurezza stradale”; non un semplice insieme di norme da impartire, ma il risultato di una maturazione etica di un comportamento che pone al centro il rispetto per la vita e per la persona umana.

“Insieme” possiamo educare le nuove e future generazioni alla sicurezza stradale. Mettiamo insieme le forze… per il bene di una intera comunità… daremo così un senso alla ingiusta prematura dipartita di Iacopo e Marco!!».

Doppio appuntamento il 20 marzo e il 3 aprile presso il Laboratorio Cartesio dell’I.I.S.S. N. Garrone di Barletta alle ore 10.30.

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