Un appartamento di lusso completo di arredi, impianti tecnologici e suppellettili in pieno centro ad Andria, un conto corrente bancario ed un’autovettura di grossa cilindrata, il tutto del valore complessivo stimato di circa 500mila euro. E’ questo il valore dell’esecuzione di un sequestro beni, effettuato questa mattina dai Carabinieri di Andria su richiesta della DDA di Bari, nei confronti del pregiudicato Leonardo Losito 45enne del luogo, detto “Leo u’ gruss” o “Panzù”, attualmente sottoposto agli arresti domiciliari a Parma.

Le indagini patrimoniali, svolte proprio dai Carabinieri di Andria, col coordinamento della DDA di Bari, hanno avuto inizio a partire dal marzo 2017, alla luce dei precedenti penali e giudiziari del 45enne. Gli investigatori hanno appurato l’estrema pericolosità sociale dell’uomo avendo un lungo curriculum criminale alimentatosi sin dal 2000. Dall’analisi del casellario giudiziario e dalle informazioni di polizia, di fatto, è emerso che l’unica attività e fonte di lucro a cui il 45enne si dedicava con dedizione e costanza, era stato lo smercio di sostanze stupefacenti. Significativa, nel soggiorno dell’abitazione, una gigantografia di Al Pacino tratta dal film “Scarface”.

Leonardo Losito, in particolare, è stato ritenuto dalla magistratura barese, sulla scorta delle indagini svolte dai Carabinieri di Andria, l’organizzatore del mercato del narcotraffico andriese, per cui risulta attualmente imputato. All’esito del giudizio abbreviato è stato condannato alla pena di quattordici anni di reclusione con sentenza del 21 aprile del 2017 da parte del gup del Tribunale di Bari, colpevole del reato di associazione ai fini di traffico di sostanze stupefacenti con la qualifica di “organizzatore”. Il sodalizio di cui l’uomo faceva parte è stato attivo in tutto il nord-barese tra gli anni 2008-2012, riuscendo ad ottenere introiti dal mercato della droga di assoluto riguardo, al punto che ogni sodale riceveva uno stipendio fino ad anche 11 mila euro al mese. Il gruppo criminale, specializzato nello smercio di cocaina e marijuana, è stato sgominato dai militari del Comando Provinciale CC di Bari nell’ottobre 2015, allorché 13 persone – tra cui anche il 45enne finirono in carcere.

Gli accertamenti patrimoniali avviati nei confronti dell’uomo hanno evidenziato come lo stesso abbia nel tempo mantenuto  un  tenore di vita notevolmente superiore alle proprie reali possibilità economico-finanziarie e capacità  reddituali, nonostante i modesti redditi dichiarati risultati al limite della soglia di sopravvivenza, facendo ritenere che le stesse fossero il  frutto di attività illecite.