Alla vista dei Carabinieri, hanno tentato una rocambolesca fuga a bordo di un motorino con cilindretto di accensione forzato, senza targa e con il numero di telaio abraso, terminando rovinosamente a terra. Un marocchino di 41 anni, ed un sudanese di 43, in Italia senza fissa dimora, sono finiti in manette per ricettazione e riciclaggio.

Andr

Ieri sera, i componenti di una pattuglia del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Andria, nel corso di un servizio predisposto in area rurale, in contrada “Femmina Morta”, area periferica della città dove si verificano continuamente reati contro il patrimonio e rinvenimenti di mezzi rubati, in prossimità di un casolare diroccato, hanno udito delle voci provenire dall’interno del manufatto.

I Carabinieri, incuriositi, si avvicinati e hanno sorpreso i due extracomunitari mentre armeggiavano sulle carrozzerie di due autovetture, con pinze e cacciaviti. Sorpresi in flagrante, i malfattori, hanno tentato invano la fuga a bordo di un ciclomotore.

I militari, dopo averli condotti nella Caserma di viale Gramsci, hanno iniziato subito gli accertamenti sui veicoli rinvenuti e sequestrati, appurando che il numero di telaio del ciclomotore era stato accuratamente abraso, rendendo difficoltosa l’identificazione del mezzo, mentre le due autovetture, in buona parte già smontate, erano state rubate nei giorni scorsi a Giovinazzo.

I due stranieri sono quindi stati arrestati e, su disposizione della competente A.G., sono stati ristretti presso la Casa Circondariale di Trani. Sono in corso da parte dei Carabinieri attività tecniche di laboratorio sul telaio del ciclomotore, al fine di risalire al legittimo proprietario, al quale il mezzo verrà poi restituito.