Burocrazia, progetti differenti ed una storia che rischia di diventare ancor più lunga di quanto non lo sia già stata. E’ questo quanto sta accadendo nella BAT a 20 mesi di distanza dalla tragedia della “Bari Nord” del 12 luglio 2016 sulla tratta ferroviaria “Andria-Corato”. Torna in questi giorni d’attualità, infatti, proprio il raddoppio della tratta tra la stazione di Andria Sud e quella di Corato. Ferrotramviaria ieri ha annunciato l’attivazione dei sistemi di sicurezza nella tratta tra Ruvo e Bari ma restano ancora in piedi i nodi da sciogliere nella tratta “Ruvo-Barletta” passando proprio per l’abitato di Andria. Lotto quasi in via di conclusione è quello della tratta “Ruvo-Corato”, tratta interessata dai lavori di raddoppio già completati a cui però manca ancora il via libera dell’ANSF dopo l’installazione dei sistemi di sicurezza. Si attende l’ok che potrebbe arrivare entro l’estate. A quel punto la tratta “Corato-Bari” sarà nuovamente operativa a pieno regime sul doppio binario. A seguire vi è la tratta “Andria-Corato”, lavori già appaltati e che hanno iniziato il loro lungo percorso nel mese di dicembre e che secondo Ferrotramviaria dovrebbero terminare a fine 2019.

Il problema ora nasce, tuttavia, dalle complesse lungaggini burocratiche già sottolineate dalla stessa Ferrotramviaria nel comunicato con cui si annunciava l’entrata in vigore dei sistemi di sicurezza tra Ruvo e Bari. Lungaggini burocratiche che coinvolgono in particolare il Comune di Corato finito sotto la lente di ingrandimento poiché il progetto definitivo di Ferrotramviaria non corrisponderebbe al progetto preliminare già approvato dall’ente. Stiamo parlando, naturalmente delle opere accessorie per le quali c’è stata la richiesta di autorizzazione ai lavori da parte di Ferrotramviaria solo nel mese di gennaio scorso. Tecnici al lavoro e che hanno chiesto lumi rispetto ad una sostanziale variazione per il parcheggio della Stazione di Corato. Lo stesso Sindaco Massimo Mazzilli ha chiesto anche alla Regione Puglia una nuova conferenza di servizi per discutere di queste variazioni, conferenza di servizi convocata dall’assessore Nunziante per il prossimo 16 marzo.

Storia completamente diversa quella del sovrapasso di via Giappone che sarà completato con un progetto a sé stante e che il sindaco Mazzilli ricorda esser una richiesta fatta dalla stessa Ferrotramviaria e che ha già redatto un progetto preliminare in attesa di un finanziamento regionale. Dunque nessun ricatto da parte del Comune di Corato ma solo una richiesta di chiarimenti e di adeguamento del progetto tornando a quello già immaginato preliminarmente.