Quattro persone tra il pubblico, di cui due tesserati, e ben quattro agenti di Polizia Locale di Andria per sospendere una partita di pallavolo in corso di svolgimento e far uscire, dopo le operazioni di riconoscimento, due di coloro che erano presenti oltre le formazioni in campo. E’ l’assurda storia di sabato scorso capitata ad Andria al Polivalente di via La Specchia. In campo l’esordio stagionale in campionato della 1^ divisione maschile con il match tra San Valentino Volley e Fenice Cerignola. Come nelle foto in basso, l’associazione aveva deciso a malincuore di rispettare la decisione del Comune di Andria di far disputare la gara a porte chiuse. Nell’impianto di via La Specchia, dunque, solo quattro persone oltre le squadre in campo.

Il risultato è di due set a zero per i padroni di casa quando in campo irrompono i vigili urbani per sospendere il match e richiedere i documenti di tutti i presenti per capire chi, oltre gli atleti, non dovesse più restare nella struttura. 15 minuti di stop, proteste e polemiche, sino all’accompagnamento all’esterno di due sole persone tra l’altro accompagnatori della formazione ospite.

Intervento Polizia Locale di AndriaUna situazione assurda completata dal set perso dai padroni di casa, ma una situazione che macchia in modo indelebile una gestione delle strutture sportive cittadine del tutto scriteriata. A seguire, infatti, un altro incontro, sempre di pallavolo, questa volta femminile con in campo l’Audax Andria. Al seguito dell’altra formazione andriese oltre una ventina di spettatori tutti regolarmente al loro posto dopo l’intervento dell’Assessore Grumo giunto in loco per capire cosa stesse accadendo.

Pubblico gara Audax VolleyAndando con ordine, in realtà, la struttura del Polivalente di via La Specchia ad Andria è una delle tante strutture sportive cittadine che ha problemi di gestione. Da sempre e storicamente in quel campo da gioco è stato complesso autorizzare la presenza del pubblico anche se ogni anno è stato possibile trovare delle vie per permettere l’accesso delle “poche” persone interessate a godersi uno spettacolo sportivo di quelli sport minori. In quella struttura, da sempre, ci gioca il volley ed associazioni che nella maggior parte dei casi si autofinanziano o riescono ad andare avanti grazie alla passione di dirigenti ed atleti. Ma evidentemente questo particolare a molti sfugge.

Ed allora in questa stagione, la dirigente del settore Rosalba Vario, a cui naturalmente chiederemo ulteriori spiegazioni, ha deciso di non autorizzare la presenza di pubblico. Gare da giocare sostanzialmente a porte chiuse per un possibile pericolo all’interno della struttura. Pericolo che possono correre gli atleti ma non i pochi spettatori presenti. Durante un allenamento dello scorso anno, infatti, il portellone in ferro del magazzino della struttura, è collassato non ferendo nessuno per pura casualità. Porta sistemata ma dirigente ferma sulla sua convinzione che in quella struttura sia sicura per gli atleti ma non per il pubblico. A destare ancor più curiosità è che sia bastato l’intervento di un assessore comunale per superare una vicenda, sollevata da un solerte addetto della Multiservice, e che resta incredibile nei suoi contorni. Come sempre nel Polivalente di Via La Specchia si affaccia qualche decina di appassionato perlopiù parenti e sponsor o accompagnatori delle squadre avversarie. Da questa settimana, abbiamo compreso che sarà necessario sempre un accompagnatore “particolare” ed importante per poter far accedere quelle poche persone che vorranno battere le mani per una partita di volley.