«La questione delle cartelle TASI e IMU continua a trascinarsi da mesi nella nostra città. I nostri concittadini aspettano da tempo qualche parola di chiarezza da parte della maggioranza». Inizia così una nota a firma del gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle e che riporta al centro del dibattito politico la questione delle tariffe TASI ed IMU sulle quali pende un ricordo del Ministero dell’Economia e delle Finanze contro il Comune di Andria.

«Il centrodestra – dicono dal M5S – avrebbe già dovuto esplicitare la propria posizione da tempo, fin dall’inizio di questa vicenda, quantomeno per responsabilità istituzionale nei confronti degli andriesi che vorrebbero capire se hanno pagato l’importo giusto e quale dovranno pagare in futuro. Altrettanta ambiguità si registra dal centrosinistra, che finora non si è espresso sulla vicenda, pur annoverando fra le proprie fila consiliari marinai di lungo corso delle rotte politiche. Noi che siamo i neofiti, noi che siamo da poco sulla scena politica, noi che siamo quelli onesti ma inesperti, abbiamo cercato di rimettere cittadini e consiglieri comunali sulla stessa lunghezza d’onda, cercando pareri tecnici».

«Il Ministero dell’Economia e delle Finanze – prosegue la nota dei pentastellati – ha chiarito per sua parte che gli aumenti delle aliquote TASI e IMU per il 2015 sono stati deliberati oltre il termine di adozione del bilancio di previsione e quindi le deliberazioni n. 31 e 32 del 31 agosto 2015 sono da considerarsi illegittime, tema su cui è aperto un confronto anche giudiziario con il Comune di Andria. Ma cosa succede per il 2016? Secondo il MEF le aliquote o le tariffe applicabili per l’anno 2016 devono essere quelle valide per il 2015, approvate nel 2014. Dunque, secondo il Ministero, cartelle vecchie e nessuno aumento. Il MEF, in questo modo, bloccherebbe gli effetti degli aumenti delle tasse stabilite dalla giunta Giorgino».

«A questo punto non converrebbe cautelarsi? – chiedono i 5 Stelle – Se ci trovassimo nella condizione di dover mettere mano al portafoglio per ripristinare una regolarità della situazione contabile della città (e dei cittadini) non dovremmo avere un cospicuo fondo per le emergenze? Non dovremmo restituire ai cittadini gli importi superiori a quelli dovuti? Condividiamo con i cittadini queste informazioni. Per dovere istituzionale, abbiamo provveduto a notificare ciò che abbiamo saputo dal MEF alla Presidente del Consiglio Comunale, avv. Laura Di Pilato, in modo tale che l’intera assise comunale sia informata dei rilievi di cui siamo venuti a conoscenza. Abbiamo condiviso queste informazioni anche con il dirigente del settore Finanze e con il Presidente dei revisori dei conti. Non è possibile che chi si è alternato alla guida di Andria degli ultimi 15 anni, centrodestra e centrosinistra, non abbia pensato di informare i cittadini».