«Dall’albo pretorio del Comune di Andria, e non dall’amministrazione comunale, abbiamo appreso che la ditta Daneco Impianti SpA ha inviato due note lo scorso 27 dicembre. La prima per trasmettere documentazione progettuale per l’attuale discarica rifiuti di San Nicola La Guardia ancora chiusa, inerente una Conferenza dei Servizi che risale addirittura al 09.02.2016. La seconda per proporre un’opzione “B”, che prevede la realizzazione di una nuova discarica nella cava adiacente l’attuale discarica ancora chiusa». Interviene così il Movimento 5 Stelle di Andria, che poi prosegue: «Questo piano prevede la rimozione di mezzo milione di metri cubi di inerti lì presenti, con scavi fino alla roccia sottostante, allo scopo di ottenere un invaso con una capacità complessiva di un milione di metri cubi per abbancare rifiuti.

Premesso che il privato è ovviamente legittimato ad avvisare i procedimenti che ritiene più opportuni, per quanto riguarda la parte pubblica e l’interesse dei cittadini rimangono in piedi le richieste di garanzie di questo procedimento. Senza dilungarci in cose tecniche e senza tralasciare la questione ambientale, che sommata alla prima ha comportato una chiusura di oltre un anno e mezzo dell’impianto andriese, con relativi aumenti dei costi del conferimento dei rifiuti in altre discariche che sono ricaduti sugli andriesi, Andria ha una discarica di proprietà che è sospesa da un anno e mezzo. In questo momento siamo “costretti” a pagare di più per portare i rifiuti altrove, nonostante l’esistenza di un contratto del quale stiamo ancora attendendo chiarimenti. Siamo di fronte all’ennesimo “mistero”, come per la questione riguardante il cimitero comunale, sul quale è calato il solito silenzio dell’amministrazione comunale.

Nella speranza che qualche magistrato, penale o contabile (magari entrambi), faccia piena luce su tali questioni, noi pretendiamo di discutere in Consiglio comunale di tale questione. Riteniamo inaccettabile l’aver appreso di questa notizia in modo casuale, consultando l’albo pretorio.

Gli interrogativi che noi poniamo sono semplici:

– cosa ne pensano i cittadini di una nuova discarica di un milione di metri cubi di rifiuti sul proprio territorio?
– qual è la situazione ambientale dell’attuale discarica di rifiuti di san Nicola La Guardia, chiusa dalla Regione Puglia da un anno e mezzo?
– le garanzie per le bonifiche della vecchia discarica ci sono o c’è il rischio che sugli andriesi ricada la beffa?

Dall’opposizione non possiamo incidere sull’azione amministrativa, ma sarebbe utile per noi ascoltare in commissione e magari anche in Consiglio il pensiero dei rappresentanti delle associazioni cittadine, in particolare di quelle ambientaliste».