Venerdì 17 giugno alle ore 19 presso il Chiostro di San Francesco, avrà luogo un’iniziativa del Gruppo Consiliare di Forza Italia alla Regione Puglia dal titolo “Il Silenzio Uccide la Dignità, Mamme e Mobbing accoppiata perdente”. Un seminario proposto in sinergia con il Dipartimento Nazionale Politiche del Lavoro ed il Coordinamento Provinciale di F.I.

«Una recente nuova sensibilità verso il fenomeno del mobbing – ricorda l’avv. Alessandra Inchingolo, penalista e promotrice dell’iniziativa – ha nel contempo diffuso conoscenza e consapevolezza verso un’autentica piaga della società e del mondo del lavoro. Assistiamo dunque all’emersione di una consistente casistica, sia attuale che pregressa, declinata assai spesso al femminile, ma non solo. Quel che occorre però – sottolinea Inchingolo – è andare oltre la semplice conoscenza del mobbing. Occorre individuare un modello condiviso della condizione di mobbing e dei criteri di valutazione del danno ricevuto. Occorre definire, circoscrivere, prevedere, legiferare e sanzionare, anche e soprattutto penalmente. Questo convegno intende essere una cassa di risonanza in tal senso, almeno questo è il nostro auspicio».

«Compito della Politica – rammenta il consigliere regionale FI, Nino Marmo – è cogliere e recepire le istanze che giungono dalle comunità e dai territori, anche quando si tratta di istanze di carattere particolare e non generale. Ma a ben vedere in materia di mobbing ci troviamo dinnanzi ad un urgenza solo apparentemente particolare, giacché il fenomeno ha nel tempo assunto una forte rilevanza sociale che rivendica un definitivo e specifico riconoscimento legislativo e giuridico. A fronte di un evidente vuoto normativo, parte dal Gruppo regionale di Forza Italia una proposta di legge sul mobbing che, facendo sintesi e tesoro del seminario di Andria, intendiamo affidare idealmente all’on. Polverini perché se ne faccia portatrice in Parlamento».

«In materia non esistono casistiche particolarmente precise e dettagliate – ammette l’on. Renata Polverini – ma è appurato che il fenomeno sia in continuo aumento in Italia così come nel resto d’Europa, con l’universo femminile particolarmente bersagliato. Con l’aggravante che il nostro Paese, rispetto ad altre democrazie avanzate, fornisce oggi una tutela zoppa del mobbing, ricorrendo alle norme della Costituzione a protezione della Persona, del Cittadino e del Lavoratore, ad alcuni articoli del codice penale, piuttosto che a direttive comunitarie in materia di parità di trattamento sul lavoro. Al di là dei numeri, però, resta il fatto che il fenomeno esplica i suoi effetti negativi non solo sulle vittime del mobbing, ma anche sul suo nucleo familiare, sulle stesse aziende e sulla collettività, con conseguente incremento dei costi sociali, sanitari e previdenziali».

Dopo i saluti di indirizzo del sindaco di Andria, Nicola Giorgino, e della responsabile del dipartimento diritti civili di Forza Italia Bat, Angela Simone, l’apertura dei lavori sarà affidata al consigliere regionale, Nino Marmo. A seguire gli interventi dell’on. Renata Polverini, responsabile del dipartimento nazionale politiche del lavoro di Forza Italia, Alessandra Inchingolo, avvocato penalista, Daniela Poggiolini, psicologa del lavoro, Antonella Morga, segretaria regionale Cgil Puglia, Francesca Franzoso, consigliere regionale forzista e imprenditrice, e Maria Scaramuzzi, componente del direttivo Confindustria Ba/Bat.