Reagiscono in ordine sparso i tre consiglieri comunali del PD di Andria che sostiene la maggioranza Bruno e per i quali la commissione di garanzia regionale ha disposto la cancellazione dall’elenco degli iscritti. A loro, ed altri tre iscritti, è contestata il mancato rispetto dello statuto del pd che vieta di sostenere candidati di altre liste.

Tiene un profilo basso il consigliere Emanuele Sgarra che avendo rivestito il ruolo di mandatario elettorale della candidata della lista PER Decaro, Daniela Maiorano, anche lei espulsa dal PD, non ha, almeno al momento, fatto alcun tipo di comunicazione pubblica.

Dalle colonne dell’Edicola il capogruppo del PD Gianluca Sanguedolce contesta in maniera diretta il senatore Francesco Boccia ritenendolo il responsabile della cacciata di tutti i rappresentanti del PD che hanno ruotato attorno alla figura di Filippo Caracciolo, capogruppo in regione allontanato dal partito. Un’operazione che, temono, possa quindi toccare anche la sindaca Bruno. Anche lei, che di solito non lesina parole, non ha commentato la paradossale situazione creatasi nella sua maggioranza.

Mirko Malcangi, terzo consigliere comunale licenziato dal PD, chiede che ad assumere una posizione sia il segretario cittadino dei democratici Gianni Addario che, anche nella veste di consigliere comunale, dovrà risolvere l’impasse in cui si trova il gruppo consiliare il cui capogruppo resta il cacciato Sanguedolce.

Una situazione che potrebbe finire addirittura in tribunale: la soluzione delle carte bollate è stata in più occasioni preconizzata sia da Sanguedolce che da Malcangi con quest’ultimo che attacca anche Lorenzo Marchio Rossi accusandolo di essere stato anch’egli un “caraccioliano” e il presidente del consiglio Giovanni Vurchio che, forte dell’ennesimo risultato elettorale rilevante, sarebbe considerato da Giovanna Bruno la vera spina nel fianco dell’amministrazione e volutamente escluso dalla passeggiata della vigilia di Natale che tutta la giunta ha consumato nelle vie del centro di Andria al fianco del presidente della regione non ancora proclamato Antonio Decaro.