Home Cronaca Pistola lanciarazzi modificata portata all’interno di un locale: arrestato trentenne

Pistola lanciarazzi modificata portata all’interno di un locale: arrestato trentenne

Denunciato un 40enne di Trani per possesso di un manganello di tipo olandese

La polizia di Stato ha arrestato un trentenne di Andria trovato in possesso di una pistola lanciarazzi con canna modificata e munita di cartucce all’interno di un locale di pubblico spettacolo a Trani. La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani ha chiesto e ottenuto la convalida dell’arresto e l’applicazione degli arresti domiciliari, richieste accolte dal giudice per le indagini preliminari.

Nei giorni scorsi, poliziotti della Squadra Mobile della Questura unitamente agli agenti della Squadra investigativa e di Polizia Amministrativa del Commissariato di Trani hanno effettuato mirati controlli amministrativi che hanno interessato alcuni locali di pubblico spettacolo ubicati nella città. A seguito di una segnalazione pervenuta sul portale Youpol, sono stati predisposti specifici servizi volti al monitoraggio di avventori presenti all’interno dei locali pubblici segnalati anche per la presenza di clienti provenienti da fuori provincia.

Durante le operazioni di verifica all’interno di uno di questi, è stato individuato e arrestato il trentenne per detenzione illegale di arma clandestina modificata. La tempestività con cui hanno operato i poliziotti ha rappresentato un elemento fondamentale che ha permesso di portare efficacemente a termine l’attività evitando che la presenza di un’arma all’interno di un locale pubblico molto frequentato potesse costituire un serio pericolo per la pubblica incolumità.

Gli accertamenti sono poi proseguiti attraverso una serie di perquisizioni, estese anche ad alcune autovetture, consentendo di rinvenire anche un manganello di tipo olandese il cui proprietario, un quarantenne di Trani, è stato denunciato per porto abusivo di armi ed oggetti atti ad offendere.

L’azione di contrasto della polizia di Stato prosegue incessantemente allo scopo di prevenire ogni forma di illegalità e di aumentare la fiducia nelle istituzioni da parte dei cittadini, in un’ottica di sicurezza partecipata. Occorre precisare che il provvedimento adottato non è definitivo e che gli indagati non possono essere considerati colpevoli fino a quando la responsabilità non sia stata accertata con sentenza o decreto penale di condanna irrevocabili.

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