Tra i tecnici urbanisti della città di Andria gira questa card: uno sfottò ai consiglieri comunali che ieri hanno approvato alcuni importanti provvedimenti sull’urbanistica probabilmente senza conoscerne il contenuto, sicuramente senza averlo compreso. C’è da giustificarli: la materia è ostica per chiunque non sia un tecnico ma bisogna dire che neanche un tecnico avrebbe potuto valutare con scienza e coscienza il contenuto visto che non è stato reso disponibile e tantomeno intelligibile: decine di tavole di zonizzazione digitalizzate e consultabili solo con software utilizzati in ingegneria e architettura, nonché centinaia di pagine di relazioni allegate, non sono state rese disponibili ai consiglieri comunali.
Una situazione resa nota già nella seduta del 28 agosto che rinviò il punto, sottolineata nella riunione dei capigruppo di qualche giorno fa cui hanno preso parte solo alcuni capigruppo dell’opposizione e a cui la segretaria generale ha solo formalmente posto rimedio depositando un cd-rom in presidenza ma senza avvisare nessuno. Una risposta inconferente quella fornita dalla segretaria generale Rosa Arrivabene, malamente corroborata dalla risposta dal dirigente Casieri che la ha involontariamente smentita dicendo che il cd rom era disponibile da luglio mentre la segretaria generale aveva appena affermato che era stato realizzato subito dopo la riunione dei capigruppo di qualche giorno prima.
Una confusione emblematica del lavoro svolto con una “fretta sospetta” dettata, secondo il consigliere Marmo, dalla volontà della sindaca Bruno di chiudere la pratica prima di candidarsi alle regionali, aspirazione annichilita poi dalle indicazioni del partito democratico.
Una celerità che non ha permesso di consumare una fase importante della redazione della digitalizzazione delle cartografie e dell’adeguamento del PRG al Piano Paesaggistico Regionale: il confronto con gli ordini professionali. Che oggi possono ironizzare quindi sulla consapevolezza con cui hanno votato i consiglieri di maggioranza silenti per tutto il corso del consiglio comunale. Provvedimenti su cui è stata parca di dichiarazioni persino la solitamente verbosa sindaca Giovanna Bruno: la discussione si è sviluppata solo tra i consiglieri Di Lorenzo, Marmo e i tecnici che però hanno fatto muro rifiutando persino di rivelare quali siano le correzioni “meramente materiali” apportate con il provvedimento di digitalizzazione delle tavole. Alla fine approvati a maggioranza, i due provvedimenti rappresentano il quadro su cui dovranno lavorare i tecnici nei prossimi anni e potrebbero persino rappresentare un importante passo in avanti se solo si riuscisse a capire cosa c’è dentro.