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Il Movimento Idea attacca Giorgino sui dehors: «E ora che farà per gli esercenti?»

Dura nota di Troia, Fasanella e Losito: «Nessun accordo con la Soprintendenza»

«Da tempo avevamo sollevato la questione relativa ai dehors nella nostra città e sinceramente speravamo che la solerzia del Dirigente preposto al rilascio delle autorizzazioni per il 2018 fosse tale da consentire a tutti, in un momento di crisi così profonda, di aprire gli “spazi esterni dei pubblici esercizi”, anche in sintonia con quanto disposto dalla Soprintendenza». Inizia così la dura nota del Movimento Idea a firma di Sabino Troia, Coordinatore Cittadino, Egidio Fasanella, Coordinatore Provinciale e Francesco Losito, Coordinatore Regionale del partito sulla questione dehors nella Città di Andria.

«Purtroppo, nonostante le deroghe degli scorsi anni e le autorizzazioni provvisorie rilasciate, ancora oggi i preposti Uffici non sono stati capaci né di chiudere un accordo di massima con la stessa Soprintendenza, né tanto meno di predisporre e far approvare in Consiglio comunale il Regolamento propedeutico al rilascio delle stesse autorizzazioni che avrebbe dovuto integrare e modificare il precedente, presumibilmente inadeguato e malaccortamente approvato qualche anno fa, relatore l’attuale consigliere “convertito” alla causa leghista, Benedetto Miscioscia».

«Vuoi il sovraccarico in capo al Dirigente, che pare essere l’unico in grado di gestire tutte le emergenze e le problematiche amministrative della città, vuoi l’inerzia e l’assenza del Consiglio Comunale, impegnato quasi esclusivamente negli ultimi sei mesi per “giubilare” dalla Presidenza del Consiglio l’Avv. Di Pilato, fatto sta che solo in prossimità del rilascio delle autorizzazioni per i dehors, l’amministrazione, “incredibilmente”, scopre che alcuni dei richiedenti sono morosi rispetto ai tributi locali e, giustamente, richiede di regolarizzare le varie posizioni che, diversamente, non potrebbe dare adito al rilascio di ulteriori autorizzazioni. La domanda nasce spontanea, avrebbe detto il buon Antonio Lubrano: non sarà mica che la morosità è tale da oltre cinque anni?».

«Cosa si è fatto in presenza di bilanci oramai drammatici, che necessiterebbero di assestamenti congrui, per intervenire e recuperare queste somme per tempo, ammesso che fossero realmente dovute in considerazione anche del fatto che vi è stato, seppur in presenza del “miracoloso” appalto Sangalli, il raddoppio del tributo TARI per quasi tutte le attività commerciali? Non solleviamo accuse, né imputiamo alcun rilievo all’Assessore alle Attività Produttive, Avv. Forlano, che sappiamo essere impegnata da mesi in tavoli di concertazione per la problematica in oggetto ed in carica da poco tempo per essere responsabile di tale sfacelo, ma ci chiediamo ancora: in tutto questo il Sindaco Giorgino, nella ricerca spasmodica di una candidatura che lo allontani quanto più possibile dalla desertificazione politica andriese, preso oramai dal miraggio di un approdo nel porto leghista (questo sì affollato e pronto ad accoglienze varie), dopo il suo lungo peregrinare dall’UDC di Casini all’ADC della meteora Pionati, passando per il PDL ed infine in Forza Italia, cosa intende fare, che risposte intende dare a coloro i quali quest’anno non apriranno la strutture esterne o evidentemente lo hanno fatto a proprio rischio e pericolo, considerato che non possono permettersi il lusso di perdere la stagione estiva?».

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