Il tono non può che essere sarcastico e non ci fermeremo nella denuncia di comportamenti che poco hanno a che fare con un luogo che dovrebbe essere difeso soprattutto dai cittadini e poi naturalmente dalle autorità competenti. Ma questo evidentemente, nella testa di alcuni proprio non riesce ad esser acquisito. Ed allora capita che una passeggiata serale al Castel del Monte assieme a turisti provenienti da altre parti d’Italia, si trasformi nella più triste constatazione dell’inciviltà a cui poter dare il premio di “patrimonio dell’umanità”, naturalmente in tono sarcastico.
I lavori da poco conclusi attorno alla corona di Federico II di Sveva, infatti, hanno permesso di installare diversi cestini di metallo lungo l’intero perimetro, ma evidentemente questo non è bastato a consentire ad alcuni, di utilizzarli come deposito di rifiuti appena prodotti dopo una pizza consumata al fresco del Castello. E così l’indignazione di chi giunge da lontano aumenta, come aumenta la constatazione che bisogna compiere profondi atti di prevenzione ma anche di repressione per provare a difendere quello che è un vero patrimonio dell’umanità. Per il resto gesto da censurare e per gli autori un cartellino giallo alla estrema superficialità con la quale hanno trattato il Castel del Monte e, forse, un po’ tutti noi.
