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Due legni, occasioni e imprecisione: la Fidelis si ferma ancora, il Manfredonia espugna Andria

Il classico gol dell’ex regala al Manfredonia tre punti importanti in chiave salvezza e permette di espugnare il “Degli Ulivi” di Andria non più ormai un fortino per la Fidelis alla terza sconfitta consecutiva, la seconda però tra le mura amiche.

Non un periodo particolarmente felice per la squadra andriese se si considera che la rete di Carullo arriva nella prima vera occasione da rete costruita di marca ospite. Dall’altro lato diverse palle gol nitide con un super Brahia, due legni e molta imprecisione sotto porta. Scaringella sceglie di mandare in campo dal primo minuto una formazione decisamente offensiva. Alle spalle di Marquez ci sono infatti Taurino, Banse e Gatto con Giorgione riportato a centrocampo. C’è anche dopo due mesi di assenza Amoabeng. Dall’altro lato Pezzella, squalificato, all’ultimo turno prima di tornare in panchina, manda in campo un prudente 3-5-2 con gli ex Balba e Babaj sulle ali mentre a guidare l’attacco Urain. Assente ancora per squalifica Jallow.

E nel primo quarto d’ora la Fidelis ci prova in tutti i modi a far pendere subito la bilancia dalla sua parte. Taurino si ritrova quasi subito tutto solo davanti a Brahia che però salva tutto. Poi è la volta di Banse che raccoglie un pallone perfetto di Marquez ma il suo piazzato beffa Brahia ma si accomoda sul fondo di pochissimo. Ci prova anche Ronchi di testa sugli sviluppi di un calcio di punizione di Giorgione, deviazione di Rondinella in corner. Sugli sviluppi, con la palla in uscita arriva il gran tiro al volo di Tagliarino che finisce di poco oltre l’incrocio dei pali. Il monologo andriese è spezzato solo poco oltre il quarto d’ora dall’azione personale di Hernaiz che con il mancino prova un tiro a giro che finisce alto. La gara però si anestetizza e la Fidelis si riaffaccia dalle parti di Brahia solo nel finale di tempo dopo una manovra avviata e chiusa da Gatto dopo una combinazione con Marquez. Il tiro dell’attaccante arrivato due settimane fa, però, è murato dalla difesa ospite.

0 a 0 al riposo e nella ripresa si riparte subito con la traversa della Fidelis dopo il perfetto inserimento di Cipolletta con la testa su azione di calcio d’angolo, decisiva però anche la deviazione di Brahia. Ancora Fidelis con Amoabeng che su assist di Giorgione colpisce a botta sicura di testa ma è ancora decisivo Brahia che toglie letteralmente il pallone dalla porta. Scaringella decide allora di cambiare con Orlandi e Cordova in campo al posto di uno spento Banse e di un ottimo Tagliarino. Ma la squadra andriese perde le misure ed il Manfredonia ne approfitta alla mezz’ora della ripresa con un’azione insistita sulla destra ed un cross che diventa ottimo per Carullo bravo ad anticipare tutti ed a battere Giardino. Tanti attaccanti in campo ma reazione che tarda se non con un tocco di Cordova di testa in area alta sugli sviluppi di un calcio di punizione. E’ invece clamorosa al 40’ l’incrocio dei pali colpito da Marquez dopo il cross perfetto di Cordova.

Nulla da fare e gara che finisce dopo il lungo recupero ed è ufficialmente aperta la crisi della Fidelis. Terza sconfitta consecutiva e classifica che ora si fa più complicata con lo sguardo che deve essere ben saldo anche alla parte bassa vista anche la difficile sfida di domenica prossima, ultima del 2025, con il Pompei. Sorride invece il Manfredonia che con questo successo resta in scia salvezza diretta e irrobustisce anche le prestazioni in trasferta. Domenica prossima al Miramare ci sarà invece la sfida alla Real Acerrana.

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