Home Cronaca Discarica ex Fratelli Acquaviva sottoposta a sequestro penale da due settimane

Discarica ex Fratelli Acquaviva sottoposta a sequestro penale da due settimane

«Nessuno ha avvertito la sindaca»

La discarica ex fratelli Acquaviva di Andria è sotto sequestro penale. A rilevarlo alcuni consiglieri comunali di opposizione che, come hanno raccontato, si stavano recando sul posto per visionare lo stato dei lavori di messa in sicurezza che riguardano la adiacente discarica di rifiuti solidi urbani ex Daneco situata alla periferia nord di Andria in contrada San Nicola Laguardia. Il sito ex fratelli Acquaviva, destinato alla raccolta di soli inerti, era entrato in procedura di infrazione europea perché non era in sicurezza: la palla era passata dunque all’Agenzia Regionale dei Rifiuti (AGER) che già nel 2022 aveva definito il progetto di messa in sicurezza.

I Lavori sono poi effettivamente partiti poco più di un mese fa affidati alla ditta Biwind che sotto un primo strato di rifiuti inerti avrebbe poi rilevato la presenza di rifiuti pericolosi, pare di origine ospedaliera. Così la ditta appaltatrice dei lavori di messa in sicurezza ha avvertito l’agenzia regionale per i rifiuti della situazione trovata nella discarica. L’Ager ha quindi interessato le autorità preposte e la Procura di Trani attraverso i carabinieri del nucleo operativo ecologico ha posto i sigilli al sito non lontano da uno dei simboli della città di Andria: il santuario della Madonna dei Miracoli.

Il fatto è avvenuto ormai due settimane fa e pare incredibile ma fino a questa mattina l’amministrazione di Andria non ne sapeva nulla: è possibile che nessuno abbia sentito il dovere di avvertire l’amministrazione guidata da Giovanna Bruno che rappresenta la massima autorità pubblica di sicurezza del territorio comunale? O gli uffici si sono persi qualche importante comunicazione? Un fatto comunque grave di cui la sindaca dovrà chiedere opportune spiegazioni perché se non fossero passati da quelle parti i consiglieri comunali Nicola Civita, Doriana Faraone e Pietro Di Pilato chissà per quanto tempo ancora non si sarebbe saputo niente di questa operazione.

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