Venerdì 14 marzo, alle ore 16:00, la Sala Consiliare del Comune di Andria ospiterà il convegno “Cervelli in fuga: costo economico e sociale”, un appuntamento dedicato all’analisi del fenomeno dell’emigrazione giovanile e alle possibili strategie per contrastarlo.
L’evento è promosso dall’Intergruppo consiliare “Cultura, Salute e Ambiente”, composto dai consiglieri Michele Coratella, Michele Di Lorenzo, Gianluca Grumo e Vincenzo Coratella, con l’obiettivo di aprire un dibattito sulle cause e sulle conseguenze della fuga dei giovani dal territorio, ma anche sulle opportunità che la Regione Puglia può offrire per favorire la loro permanenza.
A moderare il convegno sarà la giornalista di Amica9 TV, Michela Alicino. Parteciperanno esperti, rappresentanti del mondo della scuola, dell’associazionismo e esponenti politici di rilievo regionale, che analizzeranno i dati relativi ai giovani che hanno lasciato il Sud Italia e discuteranno possibili soluzioni per arginare il fenomeno della disoccupazione giovanile.
Sempre più ragazzi lasciano le proprie città in cerca di prospettive lavorative migliori, spesso spinti dalla precarietà, dalla mancanza di diritti e dalle difficoltà di accesso a un’occupazione stabile. Il convegno offrirà spunti di riflessione su come invertire questa tendenza, creando condizioni più favorevoli per i giovani che vogliono restare.
L’evento sarà arricchito dal collegamento con l’ingegnere Fulvio Capogna, andriese che oggi ricopre un prestigioso incarico presso l’Agenzia Spaziale Europea, simbolo di un talento che ha trovato opportunità lontano dalla propria terra.
Interverranno anche Alessandro Delli Noci, Assessore regionale allo Sviluppo Economico, e il consigliere regionale Ruggiero Mennea, che illustreranno il quadro normativo e le iniziative regionali a supporto dell’imprenditorialità giovanile e della creazione di spazi pubblici per i giovani. L’obiettivo è promuovere politiche che riconoscano le nuove generazioni come motore dello sviluppo economico, sociale e culturale del territorio pugliese.
L’incontro si propone quindi non solo come un momento di analisi, ma anche come un’occasione per individuare soluzioni concrete per contrastare l’esodo dei giovani e investire sul futuro della regione.