Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma di Giovanni Addario (Segretario PD Andria) e Gianluca Sanguedolce, Capogruppo PD Andria:

«È antipatico parlare di un “caso Carella”, visto che tutti gli atti prodotti da questa Amministrazione vanno nella direzione di non creare un “caso Carella”. Abbiamo atteso che si concludessero tutti i passaggi istituzionali tra Comune, Provincia e Regione, cercando di garantire serenità nell’affrontare una questione che ci sembrava già chiusa lo scorso anno e che, non si sa per quale capriccio, sembra invece non volersi concludere.

Certamente l’opposizione non ha perso tempo per infangare il Sindaco e la sua Amministrazione, spesso con una comunicazione ostile, inesatta e senza cognizione di causa, più che altro tesa ad un clima da campagna elettorale che poco ci interessa in un momento in cui, a prevalere, dovrebbe essere l’interesse collettivo voluto non solo dall’Amministrazione, ma anche dai Sindacati e da gran parte della comunità scolastica cittadina.

Da quello che leggiamo nei vari comunicati dell’opposizione, alcuni dei quali davvero discutibili, non ci pare che l’interesse primario sia quello di tutelare i bambini, le famiglie e i lavoratori, ma al massimo di buttarla in caciara, quando invece ci sembra che, almeno sul punto, ossia sul fatto che la Regione faccia subito dietrofront, siamo tutti d’accordo.

Parliamo di decisione inattesa della Regione e in particolar modo dell’Assessore regionale al ramo Sebastiano Leo, almeno per due ordini di motivi:

il primo è che non c’è stata né una necessità e né una richiesta di modifica del precedente piano di dimensionamento approvato da questa Amministrazione l’anno precedente; motivo per cui, la Giunta Comunale volutamente non ha ripresentato una nuova proposta di dimensionamento, visto che una nuova proposta non c’è. Non è stata “leggerezza” o un “pasticcio”, come qualcuno dell’opposizione dice. La Giunta comunale ha semplicemente seguito l’indicazione del documento “linee di indirizzo per il dimensionamento scolastico 2025/2026” della Regione Puglia, secondo cui non è necessario presentare una nuova istanza qualora non siano previste modifiche rispetto all’assetto in essere.

L’Amministrazione Bruno ha già dato seguito lo scorso anno ad una riorganizzazione degli istituti scolastici del primo ciclo, così come imposto dal Governo Meloni prima e, a cascata, dal Governo Regionale, poi. La nostra comunità ha già dato in termini di riorganizzazione scolastica, motivo per cui ci sembra che questo ulteriore passaggio voluto dalla Regione e appoggiato dalla Provincia – il cui parere, va’ ricordato, non è vincolante – sia stata una forzatura non necessaria e soprattutto non voluta da questa Amministrazione.

Il secondo motivo per il quale riteniamo inattesa questa presa di posizione da parte della Regione sta nel fatto che la stessa ha già deliberato lo scorso anno, depennando l’eventuale scorporo della Carella dall’I.C. Verdi-Cafaro. A distanza di un anno, di fatto, la Giunta Regionale e l’Assessore Leo sconfessano il loro stesso provvedimento.

Siamo certi che qualcosa non abbia funzionato nei vari passaggi burocratici. Lo stesso Assessore Leo, subito dopo l’approvazione della delibera regionale avvenuta a fine anno 2024 ha parlato di “refusi” che sarebbero stati rettificati.

Ci sembra però che le opposizioni stiano facendo un raffazzonato lavoro di ricamo con insinuazioni e fantasie solo per beceri fini elettorali. E non crediamo sia l’atteggiamento corretto per risolvere una questione che, almeno a parole, ci vede tutti sulla stessa posizione.

La differenza tra maggioranza e opposizione è chiara. L’opposizione cavalca l’onda per emergere (o sopravvivere?), l’amministrazione e questa maggioranza, invece, stanno lavorando attivamente, affinché la voce di questa comunità venga ascoltata e rispettata, anche con il supporto dei rappresentanti istituzionali del PD.

Il Partito Democratico resta in attesa fiducioso, perché nel frattempo, senza tanti clamori mediatici, il Sindaco Giovanna Bruno e i riferimenti regionali del territorio, il consigliere regionale Caracciolo e l’assessore regionale Ciliento, stanno scontando tutti i passaggi istituzionali e burocratici per addivenire ad una rettifica della delibera regionale. Questi ultimi, a supporto della volontà comune emersa dal territorio, hanno sottoscritto un documento congiunto che è stato presentato direttamente al Presidente Emiliano.

Crediamo fortemente nel dialogo istituzionale teso a risolvere la vicenda, creata senza che nessuno di questo territorio lo volesse tale e invitiamo tutte le forze politiche ad esprimersi con cautela sulla questione, perché fare campagna elettorale sulla testa dei nostri figli è cosa assai sgradevole».