E’ stata aperta definitivamente la rotatoria di viale Gramsci, un’opera situata in un punto strategico della città, principale via di accesso al centro urbano soprattutto per chi viene da fuori e che adesso si candida ad essere punto di riferimento dal valore evocativo e simbolico. La proposta parte da Andrea Colasuonno e condivisa con il gruppo consiliare Andria Bene in Comune che mira a realizzare una scultura in cui gli andriesi si possano riconoscere.
«Perché non installare su quella rotonda una scultura che celebri gli agricoltori andriesi? Sarebbe un omaggio della città a una figura cardine del suo passato, del suo presente e probabilmente del suo futuro» – ha sottolineato Colasuonno. Una idea che mette in evidenza l’importanza dell’ agricoltura che ha da sempre rappresentato il motore economico principale della città e che già Michele Palumbo, nella sua introduzione al libro “Da Andria contadina a Torino operaia” di Alfonso Leonetti aveva sottolineato: “Ad Andria da tempo giace, nei cassetti delle buone intenzioni, il progetto di realizzare in città un monumento al bracciante andriese (…), ma il monumento al bracciante, figura storica della storia, della società e dell’economia andriese, non è stato ancora realizzato. È destino del bracciante, dunque avere tutto a caro prezzo (…) anche una statua”.