Una morte annunciata sei anni prima dell’effettivo femminicidio. Lo sapevano tutti ma nessuno ha parlato in tempo. La lettura dei testi teatrali, affidata all’attrice Agata Paradiso, sintetizza il messaggio di istituzioni e forze dell’ordine alle donne vittime di violenza. Prevenire, denunciare, non tacere. Solo così si può frenare l’escalation dei femminicidi in Italia.

Dal Cav, il centro antiviolenza di Andria si registrano, da inizio anno, 70 accessi di denuncia e richiesta di assistenza. Le donne sono quasi sempre vittime di violenza da parte del partner o dell’ex.

Spesso sono madri di figli minori, testimoni anche questi di atti di violenza. Citare numeri di questo tipo è indice di un fenomeno diffuso e preoccupante.

Il Cav e il Comune di Andria, in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, fanno il punto sullo stato dell’arte della rete antiviolenza locale, richiamando attorno ad un tavolo esperti della Prefettura, forze dell’ordine, asl per analizzare fatti e numeri dopo il femminicidio di Vincenza Angrisano, avvenuto ad Andria un anno fa.

Dal protocollo Zeus stipulato con la Questura per evitare la reiterazione del reato di violenza, alla collaborazione con la Guardia di Finanza per far luce sulla violenza economica fino al pronto intervento sui minori da parte dei Carabinieri e Polizia locale.

Unanime l’invito ad intercettare situazioni latenti prima che sia troppo tardi. Alle scuole il compito di formare, attraverso i docenti, gli studenti che saranno gli adulti del domani.