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“I gesti della memoria” del regista Antonio Memeo al centro di un’assemblea al “Lotti-Umberto I”

Il cortometraggio parte dai banchi di scuola dando vita ad un viaggio in cui c'è spazio anche per guerre e bullismo

Dibattere e confrontarsi su temi di forte attualità, come il bullismo, partendo dal cortometraggio “I gesti della memoria” dell’andriese Antonio Memeo. Questo il fil rouge che ha caratterizzato l’ultima assemblea di istituto dell’I.I.S.S. “R. Lotti – Umberto I”, che lo scorso 5 novembre ha ospitato lo stesso Memeo e il regista Alberto Matera.

Il cortometraggio parte dai banchi di scuola dando vita ad un viaggio che – ripercorrendo la storia del Novecento in Italia – affronta tematiche come la guerra e il bullismo. Il luogo chiave dell’intero racconto è il Monumento ai Caduti di Andria, luogo a cui Memeo è particolarmente legato: «Un monumento nel quale sono incisi i nomi di coloro che, in battaglia, hanno offerto la propria vita inseguendo un ideale – spiega l’attore e regista Memeo –. Sono nato in casa a pochi passi da quel luogo e, fin da piccolo, ho sempre letto quei nomi e, dietro quei nomi, ho intravisto dei volti».

“I gesti della memoria” dà voce ai sogni e alle ambizioni di tutti quei soldati italiani che sono stati costretti ad abbandonare le proprie famiglie e a vivere gli ultimi momenti della propria esistenza lontano da casa. L’emozionante narrazione è un monito per i più giovani affinché non adoperino la violenza, bensì si facciano promotori di un messaggio di pace che parta proprio dai banchi di scuola.

«Sono convinto che ognuno di voi abbia dei doni, ma spesso la società non trova il modo di farli emergere nonostante le vostre tante potenzialità», ha affermato Memeo rivolgendosi agli alunni dell’I.I.S.S. “R. Lotti – Umberto I”. Gli studenti dell’istituto andriese, poi, hanno dato avvio a un ricco dibattito, interrogando i due registi del cortometraggio. L’assemblea si è conclusa con la visione di alcuni prodotti realizzati dagli stessi ragazzi, che hanno voluto soffermarsi sull’importanza di una lotta costante contro ogni forma di bullismo: a scuola e nella vita.

«È fondamentale discutere di temi così rilevanti con i più giovani, affinché conoscano gli eventi che hanno caratterizzato la nostra storia e siano alfieri di una società improntata sulla pace e sul rispetto reciproco», ha aggiunto Pasquale Annese, dirigente scolastico dell’I.I.S.S. “R. Lotti – Umberto I”.

«La scuola deve offrire agli studenti conoscenze, ma soprattutto validi modelli da seguire, non esimendosi mai da momenti comunitari di confronto reciproco», ha concluso la prof.ssa Maria Grazia Narciso, docente promotrice dell’iniziativa.

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