Uomo della provvidenza? Usato sicuro? La più affidabile delle soluzioni? Tutto possibile. Tutto plausibile. In attesa, naturalmente, del giudizio che conta di più, quello senza punti interrogativi. Quello del campo. La Fidelis Andria ha scelto Giuseppe Scaringella come sostituto di Ciro Danucci, il cui esonero è stato comunicato ufficialmente ieri sera. Fine della corsa, dunque, per il tecnico scelto la scorsa estate per una stagione all’insegna dei successi. Fine della parentesi al timone della Fidelis con una sola vittoria all’attivo, peraltro nemmeno in campionato ma in Coppa Italia contro il Nardò. Affermazione tanto netta nella forma e nella sostanza, per 6-1, quanto illusoria. Seguita da un approccio disastroso alla nuova Serie D: pareggi contro Fasano, Brindisi e Matera prima, sconfitte contro Virtus Francavilla e Nocerina poi. Cinque partite, tre punti. Numeri impietosi, che hanno provocato il ribaltone alla guida tecnica. Il testimone – per certi versi una vera e propria “patata bollente” – passa tra le mani di Giuseppe Scaringella, uomo di fiducia del presidente Giuseppe Di Benedetto. La sua esperienza alla Fidelis è cominciata nell’estate del 2023 da vice di Francesco Farina. Poi ha svolto l’incarico di secondo anche durante la gestione Pasquale de Candia. Poi è stato scelto come capo-allenatore nel segmento conclusivo della passata stagione. Numeri sontuosi, i suoi, alla guida dell’Andria: otto vittorie, due pareggi e quattro sconfitte tra campionato e Coppa Italia: debuttò da tecnico di riferimento proprio in quest’ultima competizione contro il Trapani. Saprà ripetersi Giuseppe Scaringella? Molto potrà dipendere da lui. Non tutto, però. Avrà bisogno giocoforza del sostegno di una squadra che sin qui ha deluso nettamente le aspettative e che avrà necessità di tirare fuori anche un briciolo di orgoglio, a partire dalla sfida casalinga di domenica contro l’Angri: fischio d’inizio al “Degli Ulivi” previsto alle ore 15. Scaringella ha già avuto il primo contatto con il nuovo gruppo nella seduta di allenamento andata in scena a San Ferdinando. C’è pochissimo del collettivo che ha allenato sino a maggio: gli unici superstiti sono il difensore Ferrara e il centrocampista Cancelli. C’è un nuovo preparatore dei portieri con lui, Vincenzo Marinacci. Resta al suo posto il preparatore atletico Claudio Capacchione, già al lavoro con Ciro Danucci. Da domenica comincia un’altra storia. Prerogativa fondamentale: cambiare registro.
Andria (ri)parte da Giuseppe Scaringella: debutto in panchina al “Degli Ulivi” contro l’Angri
Ferrara e Cancelli gli unici "superstiti" della sua Fidelis