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L’on Matera (FdI) incontra il neo Questore BAT e presenzia all’inaugurazione dello sportello antiracket

«Per Andria una bella giornata all’insegna della legalità»

«Ho voluto fortemente incontrare il dott. Alfredo Fabbrocini, nuovo questore della BAT, non solo per un rispetto istituzionale, ma perché credo che mai come in questo momento – per Andria, ma in generale per tutto il territorio della provincia – sia necessaria una sinergia fra tutti i protagonisti della vita pubblica, per dar vita a quella che viene definita, non a caso, la Squadra Stato contro la criminalità in qualsiasi forma questa si presenti: da quella minore (che purtroppo sta coinvolgendo tanti minori) a quella organizzata». Lo scrive in una nota la deputata di Fratelli d’Italia, on. Mariangela Matera.

«Non conoscevo di persona il nuovo questore, ma avevo tanto sentito parlare di lui e della sua bravura investigativa, per questo sono convinta che farà bene al nostro territorio, farà meglio se tutti insieme avremo forza e coraggio di collaborare, ognuno nel proprio ruolo, a rendere più sicura e legale la nostra provincia.

Ed è con questo spirito che, dopo l’incontro con il questore, ho partecipato all’inaugurazione dello sportello anti-racket ad Andria, alla presenza del Presidente della Commissione parlamentare Antimafia, on. Chiara Colosimo, e del Presidente onorario nazionale delle Associazione Anti-racket, Tano Grasso.

Ringrazio, in modo particolare, l’on. Colosimo per la grande attenzione mostrata alla nostra provincia e alla città di Andria. Il 25 settembre scorso la invitai proprio nella mia città, dopo gli ultimi gravi episodi di estorsione a danni di commercianti, per un momento di ascolto e confronto fra l’Antimafia nazionale e gli imprenditori e commercianti del territorio. Quella sera rimasi al quanto delusa, anche se ne potevo comprendere le cause, proprio per l’assenza di questi ultimi. Ma, in qualche modo, sento di aver contribuito, proprio con quel ‘grido di allarme’, a far capire che ad Andria c’era bisogno di uno sportello anti-racket, che in modo sicuro e anonimo desse ascolto e coraggio alle vittime».

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