
«Da ormai diversi mesi viviamo la difficile condizione di convivenza con un gruppo di giovanissimi che abita la piazzetta che ospita l’accesso all’Officina San Domenico. Durante questo periodo ci siamo trovati a vivere dinamiche di pericolo come il lancio di pietre all’interno dello spazio, minacce con bottiglie di vetro e aggressioni verbali continue». Lo scrive in una nota Capital Sud, realtà che gestisce l’Officina San Domenico di Andria, Laboratorio Urbano molto frequentato – soprattutto da giovani – e punto di ritrovo per appuntamenti ricreativi, formativi e culturali. Tuttavia la scorsa settimana, era la sera di mercoledì 29 novembre, alcuni “ignoti” hanno fatto irruzione nel perimetro della struttura spostando alcuni oggetti e lanciandone altri. Infine, gli stessi autori del raid vandalico hanno lasciato una scritta sul cancello d’ingresso dell’Officina: “Comandiamo noi”.
«Nonostante i nostri tentativi di instaurare un dialogo per provare a far percepire l’importanza di uno spazio culturale come il nostro, nonostante il tentativo di ascoltarli e integrarli, la situazione non è mai cambiata – scrive ancora Capital Sud -. Ci ritroviamo ogni giorno ad affrontare le stesse dinamiche che ci conducono oggi alla consapevolezza che sia necessario l’intervento di professionisti e persone competenti per risolvere una situazione nella quale il nostro collettivo e tutti gli avventori percepiscono costantemente un’atmosfera di insicurezza e timore».