Home Cronaca Femminicidio Andria, il 51enne confessa al gip l’omicidio e resta in carcere

Femminicidio Andria, il 51enne confessa al gip l’omicidio e resta in carcere

Sabato l'autopsia sul corpo della donna 42enne

E’ attesa nelle prossime ore la decisione del gip sulla convalida del fermo e l’eventuale misura cautelare per Luigi Leonetti, il 51enne che due giorni fa ad Andria ha ucciso sua moglie, la 42enne Vincenza Angrisano, nella loro abitazione a ridosso della SP2 a tre chilometri dal centro abitato. Il 51enne per ora resterà in carcere a Lucera dove è stato trasferito all’alba di ieri, dopo un lungo interrogatorio nella caserma dei carabinieri di Andria. Questo pomeriggio è stata celebrata nel carcere di Trani l’udienza di convalida del fermo davanti al gip del tribunale Lucia Anna Altamura. Nel corso dell’udienza il 51enne difeso dall’avvocato Sabino Arbore, avrebbe confermato l’omicidio raccontando la sua versione dei fatti. Il legale non ha chiesto misure alternative alla detenzione. L’accusa resta quella di omicidio volontario anche se i pubblici ministeri hanno anche insistito sulla premeditazione.

La donna, secondo quanto ricostruito fino a questo momento dagli inquirenti, coordinati dal pm Francesco Chiechi, è stata ritrovata nel corridoio che collega la cucina dalla zona notte della piccola abitazione dove la coppia viveva con i due figli minori (di 6 e 11 anni). L’uomo le avrebbe sferrato diversi fendenti tra addome ed emitorace. Subito dopo ha chiamato i soccorsi e agli operatori sanitari del 118 ha confessato l’accaduto: “L’ho accoltellata, venite”.

All’arrivo dell’ambulanza ha fatto strada al personale e ha consegnato l’arma, un coltello da cucina che era ancora sul pavimento, appena sono giunti i carabinieri sul posto. Il coltello e l’abitazione sono state sequestrate. Sarà eseguita nella tarda mattinata di sabato prossimo, invece, l’autopsia sul corpo della donna mentre saranno analizzati anche i contenuti di chat e messaggi contenuti sui cellulari dei due per aiutare gli inquirenti a definire se si sia trattato di un delitto d’impeto o se invece ci sia stata una premeditazione.

Nel frattempo i figli della coppia, presi in carico immediatamente dal Centro trauma della Asl Bt, sono stati affidati alla sorella della mamma.

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