Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma di Donatella Fracchiolla, capogruppo di Forza Italia nel consiglio comunale di Andria:

«Entro il 30 settembre, le istituzioni scolastiche e i comuni interessati, unitamente alle organizzazioni sindacali, “possono” presentare una proposta alternativa di riorganizzazione delle istituzioni scolastiche, secondo quanto stabilito dalle Linee di Indirizzo per il dimensionamento scolastico a.s. 2024/2025, approvate con la Deliberazione della Giunta Regionale n. 1136 dell’ 8 agosto 2023. La novità riguarda i comuni con una media di iscritti, al primo ciclo di istruzione, pari a 925 (Andria ne avrebbe 919,40) nei confronti dei quali si rende necessario un intervento che prevede la eliminazione di una sola autonomia scolastica privilegiando (non imponendo) la creazione di istituti comprensivi.

Sul punto, l’Amministrazione Bruno, in quanto a capo di un comune rientrante tra quelli interessanti dalla riorganizzazione, ha deciso di utilizzare l’opzione e ha riformulato, tramite l’Assessore competente Dora Conversano, una propria proposta sul dimensionamento scolastico alternativa rispetto a quella della Regione.

Tale proposta, presentata in data 14 settembre, a ridosso della scadenza del 30 dello stesso mese e solo in via informale, cioè oralmente e non con un idoneo supporto cartaceo cui fare riferimento, è, tuttavia, risultata, peggiorativa rispetto alla originaria proposta della Regione e dannosa per la comunità e il territorio. La proposta dell’Assessore Conversano, nell’unico vagito emesso in tre anni di mandato e dell’Amministrazione Bruno tutta ha, infatti, incontrato il veto assoluto delle istituzioni scolastiche maggiormente coinvolte e dei sindacati stessi, in palese violazione della norma e delle indicazioni della Regione, la cui proposta appare a tutte e parti interessate decisamente più condivisibile.

Le medesime linee guida prevedono la soppressione degli istituti con pochi iscritti e si limitano a proporre per la città di Andria, unicamente l’accorpamento degli istituti Cotugno (scuola primaria e asilo) e Dante Alighieri (scuola media); nonché della  Rosmini (scuola elementare e asilo) con il la Vittorio Emanuele (scuola media) secondo logiche di “quartiere”, eliminando così una autonomia scolastica (Vittorio Emanuele) in favore della creazione di due istituti comprensivi.

Di contro, il Comune, invece, in barba alla territorialità, alla continuità, al numero di iscritti e alle esigenze espresse dal territorio, dalle comunità scolastiche e dai sindacati, propone il potenziamento degli istituti con pochi iscritti, accorpando la scuola di San Valentino (asilo, scuola elementare e scuola media – già istituto comprensivo sotto dimensionato) con la Don Tonino Bello (asilo e scuola elementare); toglie il Lotti, uno dei due asili all’Oberdan, scuola elementare) per creare ex novo un  istituto comprensivo con Vaccina (scuola media) e Della Vittoria (scuola elementare) a sua volta scorporata dal terzo circolo didattico Cotugno e smembra l’attuale istituto comprensivo Verdi – Cafaro, privandolo della Carella (asilo) che verrebbe accorpata sempre alla Cotugno; infine l’Oberdan (scuola elementare) creerebbe ex novo l’istituto comprensivo con la Vittorio Emanuele (scuola media) e la Saccotelli (asilo già in capo all’Oberdan).

Alla luce di quanto sopra esposto, il capogruppo di Forza Italia, fa appello al buon senso del Presidente del Consiglio e chiede di convocare, con urgenza, per il giorno mercoledì 27 c.m., una riunione dei capigruppo monotematica, alla presenza dei rappresentanti degli istituti scolatici e dei sindacati, al fine di addivenire ad una soluzione davvero condivisa e che rispetti le esigenze del territorio e della comunità».