Una passione per la danza nata sin da quando era bambino grazie alla partecipazione ad una lezione presso la scuola “In punta di piedi”. Fu amore a prima vista per Francesco Simeone, ballerino professionista andriese da poco diplomato presso l’Ateneo della danza di Siena.

Anni di studio e sacrificio presso la scuola andriese che Francesco frequenta da quando aveva sei anni e che nel 2019 ha lasciato dopo aver superato una audizione presso l’accademia di ballo di Siena. «Mi sono trasferito a Siena all’età di 17 anni lasciando ad Andria tutti i miei affetti e la mia famiglia. Anni difficili ma di grande formazione a contatto con ballerini da tutto il mondo» – ha sottolineato il giovanissimo andriese.

E poi la grande notizia, al termine degli studi a Siena, lì dove la scorsa estate ha conseguito il diploma, di essere entrato a far parte della compagnia “Ballet Preljocaj Junior” ad Aix-en-Provence. Un sogno che si avvera dopo anni di formazione per Francesco Simeone che nei prossimi mesi lavorerà a contatto con i coreografi più stimati al mondo.

«Angelin Preljocaj è considerato tutt’ora uno dei coreografi più importanti e innovativi nel mondo della danza contemporanea e sono veramente onorato di lavorare con lui».
In questi anni a Siena il giovanissimo andriese ha già potuto toccare con mano realtà importanti del mondo della danza con la possibilità di lavorare su coreografie come “Cor Habeo” di Camille Granet per la tournée italiana de “Lo Schiaccianoci”.

Ma per Francesco, adesso, si apre un capitolo che per anni aveva immaginato, un percorso pieno di ostacoli, uno fra tanti il Covid-19 che ha interrotto alcuni momenti di formazione all’Ateneo di Danza, ma culminato in un sogno divenuto realtà.

«Non vedo l’ora di salire sul palco e sentire il calore del pubblico». Ma prima, Francesco ci tiene a ringraziare i suoi maestri che fin da bambino lo hanno accompagnato e spronato. «Non finirò mai di ringraziare Ilde Inchingolo, dirigente della scuola che fin da piccolo ho frequentato, gli insegnanti dell’Ateneo della Danza, in particolare al Maestro Marco Batti e alla Maestra Camille Granet per avermi trasmesso la loro passione per la danza e per avermi fatto divenire il Francesco di ora.