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Riapertura linea ferroviaria Bari centrale-Andria, Uil Puglia: «Bene, ma ritardi. Sette anni fa l’incidente con 23 morti»

La nota del segretario organizzativo, Emanuele Ronzoni

«Finalmente dopo quasi sette anni la linea ferroviaria Bari centrale-Andria Sud sarà riaperta, come annunciato dall’assessore Mauro Di Noia. La chiusura della tratta dopo il terribile incidente che costò la vita a 23 persone ha creato disagi a lavoratori e famiglie. Abbiamo più volte sollevato la necessità per la Puglia di migliorare la sua offerta del trasporto ferroviario, aumentando il numero di corse giornaliere che oggi sono 889, contro le 2.173 della Lombardia». Lo ha detto in una nota il segretario organizzativo generale della Uil e commissario straordinario della Uil Puglia, Emanuele Ronzoni, a proposito della riapertura, fissata per lunedì 3 aprile della tratta sulla quale il 12 luglio 2016 lo scontro frontale fra due convogli provocò la morte di 23 persone.

«La riapertura della Bari-Andria va in questa direzione – aggiunge -. Anche se sono ancora tanti i ritardi che la Puglia sconta, dalla Napoli-Bari alla Bari-Bitritto, i cui lavori sono iniziati 34 anni fa. Ci auguriamo che le procedure burocratiche e tecniche siano evase in tempi brevi – continua Ronzoni – considerata la strategicità della tratta per la comunità e per i lavoratori che per tanto tempo hanno subito enormi disagi”. Stando all’ultimo rapporto del ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile, in Puglia la percentuale di popolazione mobile si aggira intorno al 70%, con punte del 77% nel basso Salento, del 72% nel Tarantino, del 71% nella provincia di Bari, del 69% nel Brindisino, del 66% nel Foggiano e del 64% nella Bat. “Di qui la necessità di investire sulla rete metropolitana, sulle ferrovie e sulle ciclovie e di promuovere l’integrazione dei servizi di mobilità – conclude -. Aumentare l’utilizzo del trasporto pubblico favorendo comportamenti virtuosi e accompagnando la regione verso quella transizione ecologica che ci chiede l’Europa».

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