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Pandolfi punisce oltremisura una buona Fidelis: al “Degli Ulivi” passa la Juve Stabia

Interrotta la striscia positiva che durava da tre gare senza subire reti. Domenica trasferta ad Avellino

Pandolfi colpisce di testa tutto solo nel cuore dell’area di rigore e punisce oltremisura una Fidelis ottima per 80 minuti al termine di un trittico di gare dal grande quoziente di intensità concluso proprio con la sconfitta contro la Juve Stabia. Padroni di casa che recriminano moltissimo però per un gol non gol che nel primo tempo avrebbe potuto cambiare le sorti del match. Campani che invece restano la seconda migliore difesa del torneo e che al “Degli Ulivi” vincono per la terza volta nella storia. Si interrompe la striscia positiva biancazzurra dopo gli otto punti conquistati nelle precedenti ultime cinque gare. Manca tanto al centrocampo di Diaw Doudou capitan Arrigoni, squalificato e sostituito dal giovanissimo 19enne Andri Zenelaj. In attacco torna Persichini al fianco di Bolsius con Urso, capitano, alle loro spalle. Per la Juve Stabia di Colucci, a cui il “Degli Ulivi” porta molto bene, il classico 4-3-3 di Colucci con Guarracino, Santos e Pandolfi in avanti.

Ti aspetti una gara sonnolenta visto le ottime difese a sfidarsi ed invece no si parte subito in modo tambureggiante. Ci prova Candellori dal limite, palla sul fondo di poco. E’ Pandolfi dall’altro lato a sfruttare un rimpallo ed a trovarsi a tu per tu con Savini bravo a chiudere lo specchio della porta. Urso di controbalzo palla di poco alta. Guarracino dalla destra salta Ciotti e serve Scaccabarozzi che calcia alto da ottima posizione. Occasione dopo dieci minuti direttamente su calcio di punizione con Urso che dai 25 metri indirizza bene ma è perfetto Barosi nell’intervento in corner. Errato disimpegno di Zenelaj ed il solito Pandolfi si fa nuovamente murare il tiro a tu per tu con Savini. Persichini da un lato e Pandolfi dall’altro sporcano le mani ai due estremi difensori per una gara che non ammette pause. Urso dal limite sfiora il palo, Mignanelli servito in area calcia potente ma è perfetto ancora nell’intervento Savini, sulla ribattuta spreca tutto Gerbo. Bolsius poco oltre la mezz’ora fa tutto da solo e calcia potente ma troppo centrale, attento Barosi. Al 34’ poi l’episodio che fa discutere ma soprattutto che costa anche il rosso al neo DS della Fidelis Mariano Fernandez per proteste: calcio d’angolo di casa palla scodellata in area da Urso e Persichini si inserisce bene colpendo il palo da distanza ravvicinata, palla nuovamente giocabile con Bolsius che la tocca ma Pandolfi in rovesciata salva a porta vuota. Proteste vibranti della Fidelis che chiedevano il gol ma per il direttore di gara non c’è. La gara a quel punto si trascina sino alla ripresa quando a partire è decisamente meglio la Fidelis. E’ Urso da 30 metri ad impegnare Barosi. Djibril da destra al centro per Persichini che al volo non inquadra la porta. Zenelaj ci prova da fuori area, palla deviata in corner. La Juve Stabia si difende con ordine e non si affaccia praticamente mai dalle parti di Savini se non al 37’ quando sugli sviluppi di un fallo laterale è Mignanelli a crossare al centro per Pandolfi che tutto solo tocca di testa quel tanto che basta per beffare l’intervento di Savini. La rete della Juve Stabia, che torna a segnare dopo diverse gare, è però la parola fine sul match. La Fidelis è sulle gambe, si fanno sentire su molti uomini le tre gare in una settimana. Squadra di Doudou che resta terzultima e non sfrutta le sconfitte di Messina e Viterbese. Domenica gara ad Avellino.

Foto Gianluca Albore.

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