Dopo gli ultimi controlli documentali è efficace l’aggiudicazione definitiva al consorzio stabile Soledil dei lavori di adeguamento, ristrutturazione e manutenzione straordinaria della scuola “Jannuzzi” nel Quartiere di Santa Maria Vetere ad Andria. Ad inizio novembre l’aggiudicazione da parte dell’ente comunale al consorzio grazie ad un ribasso di poco superiore al 18%. Poco più di 2 milioni di euro l’offerta del Consorzio stabile Soledil di Qualiano in provincia di Napoli rispetto ai 2 milioni e mezzo a base d’asta, una offerta giudicata anomala per il suo ribasso in prima battuta ma per cui la ditta campana ha provveduto a spiegarne le motivazioni sino al via libera della commissione giudicatrice come da procedure. Mercoledì prossimo è previsto in Comune un importante incontro tra l’ente e la ditta per programmare il cronoprogramma dei lavori. Ma dall’amministrazione traspare fiducia sulla possibilità di avviare il cantiere già entro fine anno.

Una struttura ormai chiusa dal 2002 quando, dopo il terremoto che a San Giuliano di Puglia costò la vita a 27 bambini ed una maestra dopo il crollo della scuola “Jovine”, ci furono controlli capillari che ne decretarono il pericolo e l’immediata chiusura. Il comune di Andria nel complesso è destinatario di un finanziamento da 3 milioni di euro con il bando “centrare le periferie” già dal 2017 ma la lentezza delle procedure ha fatto trascinare il procedimento facendo trascorrere praticamente cinque anni. La progettazione esecutiva è stata approvata esattamente a fine anno del 2019 e successivamente è arrivato il via libera al bando per i lavori veri e propri espletati abbastanza rapidamente. Il progetto prevede la creazione di 5 aree tematiche, quali: spazi di gruppo (aule primo piano); spazi individuali (aree per favorire lo studio individuale e la gestione autonoma del proprio tempo); spazio dell’esplorazione (laboratori multidisciplinari); Piazza o Agorà (corte e spazi di aggregazione-teatro); spazi informali e relax (palestra e aree sportive). Una scuola moderna e soprattutto sicura che risolverebbe il sovraffollamento degli attuali plessi dell’istituto comprensivo, darebbe nuova linfa ad un quartiere spesso dimenticato dalle istituzioni con un luogo educativo e formativo.

Ora manca davvero l’ultimo tassello. Dopo l’avvio dei lavori nel cantiere, infatti, serviranno 550 giorni di lavori per veder rinascere la scuola.