Un atto di bullismo e di cattiveria gratuita mette nei guai due adolescenti, entrambi locali, uno di 15, l’altro di 14 anni.

Questi i fatti: 4 amici, di appena 13 anni, stanno trascorrendo la serata presso un negozio automatico di distributori H24 di cibo e bevande nel centro di Andria; all’improvviso, giunge un ragazzo poco più grande d’età, affiancato da due complici a poca distanza, che minaccia uno dei quattro di consegnargli 2 €. Davanti al rifiuto del tredicenne, il ragazzo lo inizia a spintonare con violenza contro i distributori; il tredicenne riesce a svincolarsi dal suo aggressore e tenta la fuga verso l’esterno del negozio automatico, ma un complice del primo aggressore, presente sulla porta di uscita, dopo qualche insulto gli assesta un forte schiaffo in pieno volto.

Al che il tredicenne, insieme agli altri tre amici, si da alla fuga, inseguito dai due aggressori e da un terzo complice che aveva assistito, divertito, a tutte le fasi precedenti. L’inseguimento termina 200 metri dopo, quando le vittime riescono fortunatamente a trovare riparo nella casa familiare di uno dei quattro.

Le fasi concitate dell’inseguimento, però, non sono sfuggite all’occhio vigile di una “Volante” della Questura di Barletta Andria Trani, che, constatando l’anomalia del viavai dei ragazzi (evidentemente non riconducibile a un gioco tra loro), collezionando le testimonianze di altri adolescenti presenti in strada e, soprattutto, acquisendo ed analizzando le immagini dell’impianto di videosorveglianza del negozio di distributori, è riuscita ad identificare compiutamente i due aggressori, che ora dovranno rispondere di tentata rapina aggravata in concorso e lesioni aggravate (risulta doveroso specificare che i due indagati non sono considerati colpevoli sino al passaggio in giudicato della sentenza di condanna.). Il tredicenne aggredito ha riportato 7 giorni di prognosi per lo schiaffo e le spinte subite, oltreché per lo stato di agitazione derivante dai fatti.