Finisce esattamente come 27 anni fa al “Partenio Lombardi”: l’Avellino batte per uno a zero la Fidelis allora fu un gol di Luiso a decidere la sfida di Coppa Italia, oggi la rete del difensore Zanandrea. Amarcord di un tempo che fu anche perché nel 1995 in palio c’era la sfida con la Juventus. In questo caso, invece, la prosecuzione nella competizione di Lega Pro in cui lo scorso anno la Fidelis arrivò alla semifinale. Al turno successivo contro la Turris ci vanno però i padroni di casa che spingono molto ma trovano di fronte una Fidelis ancora più giovane del solito ed un ottimo Savini onnipresente tra i pali. Cudini sceglie di tornare al 4-3-3 con tante modifiche nello scacchiere tattico e spazio a chi ha giocato meno fino a questo momento. Zenelaj e Dijbril a centrocampo assieme a Paolini con l’esordio di Graziano dal primo minuto e il ritorno di Ciotti in difesa. In avanti il trio leggero composto da Mercuio, Pavone e Bolsius. Per l’Avellino di Taurino tanti nomi eccellenti in campo con Murano, Gambale e Micovschi in avanti e Franco a dettare le trame di gioco. Due moduli speculari anche se partono meglio i padroni di casa con Maisto in sforbiciata, nel cuore dell’area, ad impegnare subito Savini dopo neanche cinque minuti di gioco. Murano da sinistra è bravo a liberarsi al tiro da posizione defilata, bravo ancora l’estremo difensore che si salva in corner. La replica Fidelis si fa attendere anche se i biancazzurri costruiscono un paio di potenziali azioni pericolose con Pavone. Ritmi sempre bassi con Micovschi a provarci dal limite, sfera centrale deviata in corner da Savini. Ma è Pavone che ha l’occasione giusta per passare con la lunga corsa partita dalla sua metà campo per arrivare sino davanti a Pane, tutto solo, rimontato dall’arrivo di Zanandrea. Proprio l’esterno di casa è protagonista dall’altro lato con un tiro potente che Savini devia ancora con i pugni. Sale la pressione di casa, Maisto dal limite direttamente sul fondo. La Fidelis però nel finale ha l’occasione giusta con il solito Pavone che si libera a sinistra e crossa profondo ma Milillo tocca sul fondo da buona posizione. Allo scadere è però Murano con un destro potente a colpire il palo a Savini battuto. Nella ripresa sembra più propositiva la Fidelis con l’avanzamento del proprio baricentro ma è Micovschi ad avere subito la palla buona per il vantaggio con un tiro nel cuore dell’area di rigore che Savini intercetta. Ci prova anche Murano questa volta spostato a destra, sempre attento l’estremo difensore ospite. Dall’altro lato è il solito Pavone a costruire una bella azione con Bolsius ma la conclusione da posizione defilata finisce sul fondo. Tanti i cambi per i due tecnici ma a dieci minuti dal termine, in una fase decisamente di stanca del match, ecco il gol che sblocca le ostilità: calcio d’angolo battuto dall’ex Matera e colpo di testa vincente di Zanandrea che si libera con la forza di Paolini e batte Savini sul lato più lontano. Il neo entrato Alba, per la Fidelis, ci prova di testa da buona posizione, palla deviata in corner. Trotta dal limite si fa respingere ancora il tiro da un attento Savini. Ma non c’è più tempo. L’Avellino come 27 anni fa passa il turno di Coppa Italia e la Fidelis dovrà ora preparare con particolare attenzione la sfida alla capolista Catanzaro lanciatissima in queste prime sei gare di campionato.