Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma di Gioventù Nazionale Andria:

«Di questa campagna elettorale si è parlato ormai molto. Forse anche tanto, a volte a sproposito. Ma è bello e curioso trarre qualche considerazione. Soprattutto dinanzi alla divertente campagna elettorale portata avanti dai compagni della sinistra, anche andriese. Evidentemente nervosa, nell’incubo della sconfitta.

Hanno provato a fermarci in tutti i modi: livore, menzogne, fake news. Hanno dipinto il mostro. Hanno provato a racimolare consenso giovanile con i soliti cavalli di battaglia (che stranamente non hanno mai tramutato in legge negli ultimi ininterrotti dieci anni di governo). Hanno provato a parlare di giovani minacciando l’improvvisa “perdita di diritti”, mentre la sinistra smantellava quelli sociali. Addirittura, ad Andria, tra le mosse più evidenti, sono riusciti a nominare in piena campagna elettorale come presidente della partecipata Multiservice il dott Griner, mandatario elettorale di Sabino Zinni (candidato uninonimale per il PD) e a trasformare il concerto di San Riccardo de “Lo Stato Sociale” in un comizio contro Fratelli d’Italia e il centrodestra.

Eppure hanno perso. E l’indicazione post voto è chiara: un governo di centrodestra a guida Fratelli d’Italia. Ma Fratelli d’Italia non è solo il primo partito nel Paese. E’ anche il primo partito d’Italia fra i giovani. Merito altresì di Gioventù Nazionale, fra i più autentici esempi di partecipazione giovanile alla vita democratica del Paese. Noi abbiamo fatto la nostra parte, per la nostra generazione. Segnando una linea netta di demarcazione rispetto ad altri stili, perché nessun risultato era scontato; con una politica militante e dal basso: strada per strada, quartiere per quartiere. Parlando di temi, difendendo programmi e idee. Smontando le bufale dei social e degli influencer che hanno depauperato il pensiero e lo spirito critico. Sostenendo Futuro, Merito, Lavoro e non bonus e paghette di stato. Vincendo la sfida culturale contro il politicamente corretto e l’oppressione verso chi vedeva in un altro modo la realtà. E mentre Letta e Conte parlavano DI giovani, Giorgia Meloni parlava CON i giovani (vedasi la chiusura della campagna elettorale in quel di Napoli) e incarnava l’esempio plastico di tutte le donne d’Italia che sono riuscite ad affermarsi con merito, senza quote rosa o piazzamenti forzati nelle liste.

Qualche motivo, insomma, per questo risultato, ci sarà pure. Sarà che gli italiani hanno finalmente potuto indicare la propria coalizione di governo, dopo anni di legislature e premier tecnici o non passati per il voto popolare. Sarà che gli italiani avranno voluto premiare l’unico partito che non ha mai ammainato la bandiera della coerenza, dinanzi a tradimenti, inciuci di palazzo e trasformismi vari che hanno tenuto in ostaggio l’arco parlamentare. E smantellare l’egemonia di pensiero e potere succitata.

Quella del 25 settembre è stata una notte di orgoglio, riscatto, affermazione. Per chi rappresenta una storia, una cultura, un “capriccio della politica” che ha vinto la sfida del tempo e ci ha sempre creduto. La destra ha vinto. Anche ad Andria, con l’elezione di Mariangela Matera torniamo ad avere un rappresentante in Parlamento! E continueremo il lavoro di partito col capogruppo in consiglio comunale Andrea Barchetta. Ed è più viva che mai. Verso le sfide del futuro: l’Italia, la Puglia, Andria. Noi ci siamo!».