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Anno di volontariato sociale con la Caritas, più di 50 ragazzi in un percorso di crescita e formazione

Don Mimmo Francavilla: «Una vera opportunità per i ragazzi che imparano a vivere nella gratuità»

Giunge alla 15esima edizione l’anno di volontariato sociale, progetto della Caritas diocesana che coinvolge ragazzi tra i 16 e i 25 anni con l’obiettivo di mettersi al servizio del prossimo. Si è tenuto nei giorni scorsi il campo estivo di presentazione del progetto AVS (Anno di Volontariato Sociale) presso il Seminario di Andria con il coinvolgimento di 50 ragazzi dell’AVS e 12 ragazzi del Servizio civile in un percorso di formazione e conoscenza degli altri e di se stessi guidati da figure specializzate.

Obiettivo del progetto è quello di promuovere una cultura della solidarietà, della cittadinanza attiva e della legalità al fine di orientare i giovani verso scelte formative più impegnative e continuative nel servizio verso i più deboli. Quest’anno, la figura di riferimento è stata Hetty Hillesum, vittima dell’Olocausto, con il suo diario scritto durante la sua permanenza a Westerbork, campo di smistamento situato in Olanda.

Il percorso, svolto ormai sul territorio da diversi anni è articolato in cinque punti: il campo estivo, incontri formativi durante l’anno, servizio di volontariato, promozione del progetto in altri contesti, la vita comunitaria e i campi di lavoro. Un’esperienza di crescita per i ragazzi che hanno alternato momenti di preghiera e formazione a giochi e attività costruendo percorsi di cittadinanza attiva.

«Ogni anno per noi è una sfida perché incontriamo ragazzi nuovi – spiega Don Mimmo Francavilla, responsabile della Caritas Diocesana – quest’anno abbiamo avuto un numero di iscritti eccezionale che ci convince sempre più dell’importanza di un percorso come questo. Una vera opportunità per i ragazzi che imparano a vivere nella gratuità» In questi giorni i giovani sceglieranno le sedi di realizzazione del servizio che li vedrà impegnati per 100 ore durante l’anno. «Le attese sono tante, ma l’impegno dei ragazzi in questi giorni ci fa ben sperare» conclude Don Mimmo Francavilla. Il campo è terminato con un momento di condivisione animato dalla neonata band giovanile Inextremis.

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