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Arsenale in villa ad Andria, arrivano le condanne: 12 anni e 8 mesi all’ex gip De Benedictis ed all’imprenditore Tannoia

Patteggiamento a 5 anni per il caporal maggiore dell'esercito Serafino

Condannati a 12 anni ed 8 mesi di reclusione sia l’ex gip di Bari Giuseppe De Benedictis che l’imprenditore agricolo andriese Antonio Tannoia. Si è concluso il processo con rito abbreviato davanti alla gup del Tribunale di Lecce Laura Liguori che ha accolto le richieste del pm ed anzi inasprito la pena per l’ex magistrato barese. Ratificato il patteggiamento per il terzo imputato e cioè il caporal maggiore dell’esercito Antonio Serafino. Per tutti e tre l’accusa, in concorso, è quella di traffico e detenzione di armi ed esplosivi, anche da guerra, del relativo munizionamento e di ricettazione.

Un vero e proprio arsenale fu rinvenuto dalla Polizia di Stato all’interno di una villetta alla periferia di Andria nei pressi di via Corato di proprietà dell’imprenditore agricolo Tannoia. All’interno dell’abitazione furono rinvenuti dagli agenti della Squadra mobile di Bari a fine aprile del 2021 più di 200 pezzi tra fucili mitragliatori, fucili a pompa, mitragliette comunemente usate dalla criminalità organizzata in agguati armati, armi antiche e storiche, pistole di vario tipo e marca, esplosivi, bombe a mano e una mina anticarro, oltre a circa 100mila munizioni di vario calibro. Altri sequestri sono stati poi eseguiti in diversi altri box o appartamenti tra Ruvo e Bisceglie per una indagine che si è inevitabilmente sovrapposta all’inchiesta per corruzione in atti giudiziari, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Lecce e per cui già qualche giorno prima del ritrovamento l’ex gip era stato arrestato.

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